gabriella marzia rapisarda

il mito nel genere epico

2019-05-03 05:02:05

scilla e cariddi

scilla e cariddi erano due mostri marini che vivevano nello stretto di messina

la leggenda narra che scilla era una splendida ninfa ,figlia di forco e crataide. trascorreva i suoi giorni nel mare ,giocando con le altre ninfe e rifiutava tutti i pretendenti. Quando il Dio del mare Glauco si innamora di lei , andò dalla maga Circe a chiedere un filtro d'amore , ma Circe a sua volta si invaghì di lui . Rifiutata da Glauco , rosa dalla gelosia trasformò la rivale Scilla in un mostro con dodici piedi e sei teste , nelle cui bocche spuntavano tre file di denti. Secondo alcuni, intorno alla vita aveva appese teste di cani che abbaiavano e ringhiavano ferocemente . Scilla era immortale e l'unica maniera per difendersi da lei era quella di invocare l'aiuto di sua madre, la ninfa del mare Crataide. Il mostro si nascose in una spelonca dello stretto di Messina , dal lato opposto a quello di Cariddi , e quando i naviganti si avvicinavano a lei, con le sue bocche li divorava. Venne infine trasformata in roccia , e in questa forma la trovò Enea passando dallo stretto. Cariddi un mitico gorgo dell'estremità settentrionale dello stretto di Messina . Descritto come un mostro figlio di Poseidone e di Gea , succhiava l acqua del mare e la risputava tre volte al giorno con tale violenza da far naufragare le navi di passaggio. Odisseo, dovendo passare necessariamente tra i due mostri, preferì avvicinarsi a Scilla poichè Cariddi avrebbe portato sicuramente la distruzione delle navi. Più tardi, dopo che i sei uomini erano stati uccisi da Zeus per aver catturati gli armamenti di Elio , la nave di Odisseo venne attratta dal gorgo di Cariddi , e l'eroe sopravvisse soltanto perchè riuscì ad aggrapparsi ad un fico che sbucava dall'acqua . Quando, ore dopo , ricomparve la nave , Odisseo s'aggrappò ad un albero riemerso , ed ebbe salva la vita.

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