gabriella marzia rapisarda

COSA BISOGNA FARE SE CI SI IMBATTE IN UNO SCIAME D’API?

2019-06-05 09:33:59

Sarà molto più probabile, trovarlo in zone più o meno tranquille, durante in periodo di maggio.

Sorge quindi spontaneo farsi due domande: perché le api sciamano? Che cosa devo fare se trovo uno sciame d’api?

COS’È LA SCIAMATURA?

Iniziamo facendo un po’ di chiarezza. Quando si parla di sciamatura, si intende la partenza definitiva di una regina dell’alveare, seguita da un folto numero di giovani operaie e qualche fuco. Questo fenomeno è del tutto naturale: esso rappresenta, infatti, l’unica possibilità di riproduzione del “superorganismo” alveare.

LE CAUSE DELLA SCIAMATURA

Il meccanismo che guida la sciamatura è molto affascinante e ci fa capire quanto bene è organizzata la società delle api. L’alveare giunge a un momento del suo sviluppo in cui sente la necessità di dividersi: una parte abbandona la famiglia d’origine per creare una nuova colonia, mentre l’altra rimane nell’arnia per allevare una nuova regina che deponga altre uova. I fattori che spingono la famiglia a dividersi sono svariati, alcuni di natura interna e altri di natura esterna. Generalmente, più la famiglia è numerosa e forte, più svilupperà tendenza a sciamare, anche perché verrebbe a mancare lo spazio all’interno dell’alveare per l’ulteriore sviluppo della famiglia. Anche la presenza di una regina vecchia può favorire la sciamatura perché i feromoni che rilascia non sono sufficienti e non percepiti da tutte le api, le quali, di conseguenza, si attivano per far nascere una nuova regina che porti avanti la crescita della colonia. Inoltre, anche clima, andamento del raccoltoposizione dell’arnia possono influire sull’insorgenza di questo fenomeno.

I SEGNI RIVELATORI

I segni rivelatori di una famiglia che si appresta a sciamare sono riconosciuti dall’occhio attento dell’apicoltore: tanti fuchi e celle reali che vengono costruite sui bordi del favo sono chiari indizi che si sta entrando nella fase cosiddetta della “febbre della sciamatura“. Non tutti, però, hanno la fortuna di poter ispezionare un’arnia. Per fortuna, ci sono dei segnali che anche i non addetti ai lavori possono cogliere. Ad esempio, api che si apprestano a sciamare si radunano sul predellino esterno dell’arnia e formano la famosa “barba“, che deve il suo nome alla tipica struttura a grappolo che adottano le api.

COME AVVIENE LA SCIAMATURA?

Una volta che si mettono in moto i meccanismi che portano alla sciamatura, è piuttosto complicato evitare che si verifichi questo fenomeno. Gli apicoltori mettono in gioco tutta la loro abilità e dedizione per evitare di perdere la famiglia. Sfortunatamente, non sempre ci riescono. Vediamo insieme che cosa succede in questo caso.

Alla ricerca di una nuova casa

Una volta preso il volo, lo sciame di solito si posa su un ramo o un altro tipo di supporto, anche se può accadere che decida di posarsi a terra. Rimane in quel luogo per qualche ora o addirittura per giorni. Stanno già costruendo un nuovo nido? No, in quel momento le api stanno ancora scegliendo dove andare a insediarsi definitivamente. Le esploratrici, infatti, cercano assiduamente il posto migliore per la nuova famiglia, spesso cavità negli alberi o fra le rocce. Ogni esploratrice condivide con le altre la posizione del luogo che ritiene più adatto attraverso il meccanismo della danza. Il modo in cui l’alveare scegli il luogo dove insediarsi è veramente incredibile. Ogni api esploratrice fa la sua danza e se questa risulta molto vivace, spinge le altre esploratrici ad andare a controllare il luogo indicato. Se riterranno valida la postazione indicata, a loro volta proporranno quel posto. Questo procedimento si svolge fino alla scelta definitiva che mette d’accordo tutte le api. A quel punto, l’intero sciame si alza in volo, guidato dalle esploratrici, e si insedia nel luogo prescelto seguendo gli odori delle loro compagne.

COSA BISOGNA FARE QUANDO CI SI IMBATTE IN UNO SCIAME D’API?

Il mondo delle api è veramente affascinante, ma se nella realtà ci trovassimo di fronte a un ronzante sciame composto da 10.000-30.000 api, come dovremmo comportarci?

Innanzitutto, bisogna stare calmi ed evitare movimenti bruschi. È importante sapere che le api che sciamano hanno un’indole docile e non sono particolarmente aggressive. Prima di sciamare, infatti, riempiono le loro sacche melarie di scorte per poter provvedere ai bisogni dello sciame e proprio per questo motivo diviene loro impossibile pungere, perché per farlo dovrebbero piegare l’addome, che però è pieno di cibo. Non sono, quindi, particolarmente pericolose. Ciononostante, bisogna lasciar fare agli esperti che sanno come maneggiarle. Le api, inoltre, sono specie protetta e non è consentito abbatterle

CONTATTARE UN APICOLTORE O I VIGILI DEL FUOCO

Se le api hanno appena sciamato, probabilmente si troveranno molto vicino all’apiario da cui sono partite. Per questo motivo sarebbe opportuno contattare direttamente l’apicoltore, che potrà così recuperare il proprio sciame fuggitivo. Se, invece, non si è a conoscenza di apiari nelle vicinanze, si può contattare un qualsiasi apicoltore, un’associazione apistica o addirittura il 115, numero di emergenza dei Vigili del fuoco. Essi dispongono, infatti, dell’elenco di tutti gli apicoltori operanti nella zona e potranno comunicare l’esigenza di recupero di uno sciame.

ATTENZIONE AI NIDI!

Nel caso in cui, invece, ci si imbattesse in uno sciame che ha già iniziato a nidificare, allora bisogna stare molto più attenti. È proprio in corrispondenza dei loro nidi che le api si fanno più aggressive: le api guardiane, infatti, pattugliano l’entrata in modo da allontanare i pericoli e difendere la famiglia. Anche in questo caso, si consiglia di mantenere la calma, evitare movimenti bruschi e allontanarsi il prima possibile. Sarà poi necessario contattare un apicoltore o i Vigili del fuoco affinché si occupino del recupero dello sciame. Non bisogna mai procedere con metodi fai-da-te o tramite l’utilizzo di sostanze tossiche e insetticide: lasciar agire gli esperti è sempre la soluzione migliore. 

fonte: https://www.3bee.it/cosa-fare-sciame-api/