gabriella marzia rapisarda

Arrivano i “Locali per pensare” : niente musica, tv e video, solo scambi di idee

2019-04-15 07:26:39

E’ stata lanciata in rete la proposta di segnalare i “Locali per pensare ” che ancora esistono in Italia.

La campagna nasce dall’esigenza di ricostruire quei contenitori di senso come bar, caffè, ristoranti che hanno rappresentato per tutto il ‘900 i luoghi privilegiati in cui si incontravano e si confrontavano gli intellettuali (NB: il termine non è un insulto) che hanno contribuito alla nascita di nuove correnti di pensiero, espressione artistica, evoluzione sociale. Una ricerca quindi di locali pubblici in cui si possa serenamente incontrarsi per parlare, riflettere e far circolare idee. Le caratteristiche minime richieste per ottenere il riconoscimento di luogo per pensare sono per esempio: niente musica ad alto volume, no maxischermo tv, video con diffusione sonora invadente, eventi sportivi etc, sì a uno spazio minimo e utile per socializzare, sì a un locale in sintonia con il territorio. sì a spazi per sedere intorno a un tavolo o parlare uno di fronte all’altro. L’esatta antitesi al ritrovo per aperitivi e comitive, soprattutto un riappropriarsi della capacità di condividere idee non valutate unicamente dal numero di like che ottenuti nei social network.


di Gianluca Nicoletti