gabriella marzia rapisarda

Amazzonia, il piano segreto di Bolsonaro: sovranità del Brasile, centrali, deforestazioni e autostrade

2019-09-21 11:09:53

Amazonia e bolsonaro


Il piano 'Barone di Rio Branco' è contenuto in documenti confidenziali che le Forze Armate hanno avuto il compito di preparare, con dettagli poi però trapelati e rivelati da The Intercept, il sito del giornalista americano Glenn Greenwald che ha avuto accesso a registrazioni di riunioni ufficiali proprio sull'iniziativa 

SAN PAOLO - Jair Bolsonaro 

Jair Bolsonaro ha un piano segreto per lo sviluppo dell'Amazzonia: prevede la costruzione di una centrale idroelettrica, l'estensione della rete autostradale e lo spostamento di popolazioni all'interno della regione. Il piano è contenuto in documenti confidenziali che le Forze Armate hanno avuto il compito di preparare, con dettagli poi però trapelati e rivelati da The Intercept, il sito del giornalista americano Glenn Greenwald che ha avuto accesso a registrazioni di riunioni ufficiali proprio sull'iniziativa.

Il piano, scrive The Intercept, "prevede incentivi per grandi lavori pubblici che attraggano popolazioni non indigene di altri regioni del paese, perché si stabiliscano in Amazzonia", fra i quali una centrale idroelettrica e un ponte sul Rio delle Amazzoni nello Stato de Parà - che già detiene il record di deforestazione nel paese - e l'estensione fino alla frontiera con il Suriname dell'autostada BR-163, che attraversa il Brasile dal Rio Grande do Sul fino al Parà. 


Barone di Rio Branco

Stando al materiale preso in visione da Intercept, l'obiettivo dell'operazione è quello di riaffermare la sovranità del Brasile sul suo territorio, contro anche un presunto rischio di penetrazione da parte della Cina. Non sarà un caso quindi che sia stato denominato 'Barone di Rio Branco', com'è noto il personaggio storico Josè Paranhos, ovvero colui che è considerato il padre della diplomazia brasiliana, ricordato per aver consolidato i confini del paese all'inizio del secolo scorso. 

Contro le popolazioni indigene

L'altro obiettivo del piano sarebbe poi garantire il controllo statale dei territori amazzonici e rilanciare la loro crescita economica, resistendo a quello che il governo considera come pressioni interne ed esterne - da parte di ambientalisti, governi esteri e la Chiesa cattolica - per una internazionalizzazione della foresta pluviale e la minaccia di una "invasione" di immigrati cinesi nelle zone di frontiera. Secondo i responsabili del governo, le popolazioni indigene rappresentano un ostacolo per lo sviluppo della regione. 

La minaccia della Cina

L'iniziativa è stata presentata in una serie di riunioni a porte chiuse da alti ufficiali militari, i quali hanno illustrato la loro convinzione che la Cina promuove migrazioni verso regioni di frontiera che considera strategiche, come "sul confine con la Siberia, dove oggi ci sono più cinesi che cosacchi", l'auspicio è ad  "agire per evitare che lo stesso problema arrivi qui". 

Il piano delle tre A

Oltre al timore di un''invasione' cinese, l'iniziativa sembra inoltre riprendere un'altra preoccupazione già espressa da Bolsonaro, ossia l'esistenza di un presunto "piano delle tre A" (Ande-Amazzonia-Atlantico) con l'obiettivo di creare un "corridoio ambientale" dalla cordigliera delle Ande alla costa orientale dell'America del Sud, che comprometterebbe la sovranità del Brasile sulla sua parte di foresta amazzonica. 

Gli incendi della foresta

Per il momento Bolsonaro, ha prorogato per altri 30 giorni l'impiego dell'esercito contro le migliaia di incendi che hanno colpito l'Amazzonia. Soldati sono stati inviati nella regione per aiutare i pompieri e la polizia che lottano contro le fiamme che si stanno mangiando larghe porzioni del 'polmone verde' della Terra. Con questa proroga, l'iniziativa resterà in vigore fino al 24 ottobre, quando si attende una diminuzione degli incendi dovuta all'arrivo delle piogge. Secondo il ministro della Difesa, Fernando Azevedo e Silva, in un mese di attività, l'esercito ha lottato contro oltre 500 focolai e ha sequestrato più di 50 mila metri cubi di legno estratto illegalmente. 


Al vertice Onu di New York

Il presidente brasiliano potrà partecipare ai lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. I medici lo hanno autorizzato a partire malgrado l'ultimo intervento subito di recente. Bolsonaro si è sottoposto a diverse operazioni dopo l'attacco con coltello subito un anno fa durante un comizio in piena campagna elettorale per le presidenziali. 

https://www.repubblica.it/esteri/2019/09/21/news/amazzonia_incendi_bolsonaro_piano_esercito_onu-236557200/