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Nuovi Dirigenti Scolastici: chi rinuncia sarà cancellato da graduatoria
Entro il 26 agosto occorre inviare la rinuncia.
Siamo quasi arrivati all’assegnazione della sede ai primi 1.984 vincitori del Concorso Dirigenti Scolastici, prima della pronuncia dei Giudici il 17 ottobre. Sorgono, però, due problemi: la modalità di assegnazione della sede e le assegnazioni dei posti ancora vuoti. Da cosa sono dovuti queste difficoltà? Dalle modalità differenti con cui gli USR stanno gestendo l’assegnazione della sede. La “discrezionalità” dell’USR nella valutazione del curriculum, in alcune regioni, rischia di travalicare il senso stesso della graduatoria.
Un altro problema è quello dei posti vuoti determinati dalla rinuncia dei vincitori alla regione/sede assegnata. Come indicato nella nota Miur dell’08 agosto 2019, la rinuncia ha come conseguenza il depennamento dalla graduatoria nazionale, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 15 del D.D.G. 1259/2017. Gli USR dovranno comunicare al Miur i nominativi dei Dirigenti rinunciatari entro il 26 agosto.
Come saranno coperti i loro posti? Molteplici sono le domande a riguardo: andranno a reggenza? Si scorrerà la graduatoria? In quel caso anche vincitori oltre il numero 1.984 dovrebbero poter esprimere le preferenze e si dovrebbe applicare nuovamente l’algoritmo. E docenti inseriti tra i 1.984 che vedono regioni magari di loro interesse assegnate a docenti con punteggio inferiore in graduatoria?
Un rebus per il quale al momento non c’è normativa. Il Ministero dovrà prendere una decisione. Qualunque essa sarà, sarà comunque tardiva. Il provvedimento infatti avrebbe già dovuto far parte delle regole condivise con i sindacati sull’attribuzione di questi posti.