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Cooperative learning: alcune definizioni
E' tra le mie metodologie preferite. La utilizzo spesso in classe perché noto i suoi benefici. In questi giorni dedicherò uno spazio all'Apprendimento cooperativo. Inizio dando alcune definizioni.
Quando si parla di Cooperative Learning ci si riferisce, prima ancora che a uno specifico metodo di insegnamento/apprendimento, a un vasto movimento educativo. Tutte le esperienze dimostrano che il rendimento scolastico degli studenti migliora, quando si attivano i gruppi di apprendimento cooperativo. Il ruolo degli insegnanti è di aiutare, qualora sia necessario, gli studenti a sviluppare la capacità di risolvere i problemi e le capacità sociali di cui avranno bisogno per lavorare con gli altri in aree, quali le comunicazioni, la leadership, i processi decisionali.
Ecco alcune definizioni di apprendimento cooperativo:
David W. Roger T. Johnson e Edythe J. Holubec: "Cooperare significa lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. All'interno di situazioni cooperative l'individuo singolo cerca di perseguire dei risultati che vanno a vantaggio suo e di tutti i collaboratori. L'apprendimento cooperativo è un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento" ("Apprendimento cooperative in classe, migliorare il clima emotivo e il rendimento", 2000, cap. 1 pag. 20):
M.Comoglio: "Un metodo di conduzione della classe che mette in gioco, nell'apprendimento, le risorse degli studenti. Così inteso, si distingue dai metodi tradizionali che puntano invece sulla qualità e sull'estensione delle conoscenze didattiche e di contenuto dell'insegnante. Infatti, diversamente da questi ultimi, questo metodo permette di gestire e organizzare esperienze di apprendimento condotte dagli stessi studenti e, insieme, sviluppare obiettivi educativi di collaborazione, solidarietà, responsabilità e relazione, riconosciuti efficaci anche per una migliore qualità dell'apprendimento" (da "Verso una definizione del cooperative learning", Animazione Sociale n. 4,1996):
R. Slavin, S. e M. Kagan e E. Cohen (1983): "É un insieme di piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti".
L'idea di fondo dell'apprendimento cooperativo consiste nell'ottenere il coinvolgimento attivo degli studenti nel processo di apprendimento.
Ogniqualvolta due o più studenti cercano di risolvere un problema o di rispondere ad una domanda, essi entrano in un processo di apprendimento, motivato dalla voglia di conoscere. Interagiscono l'uno con l'altro, condividono idee e nozioni, cercano nuovi dati, prendono decisioni sui risultati delle loro scelte e presentano i risultati all'intera classe. Possono dare o ricevere assistenza dai compagni. Hanno la possibilità di contribuire a strutturare il lavoro della classe formulando suggerimenti sul tipo di lezione e sulle procedure da adottare. E' un livello di responsabilizzazione che non sarebbe possibile conseguire con le lezioni cattedratiche e nemmeno con un dibattito, tenuto da tutta la classe sotto la guida del docente. Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che il cooperative learning riduce il livello di violenza in qualsiasi ambiente. Gli studi sull'aggressività sottolineano che questo metodo è in grado di eliminare la paura e il rancore, di esaltare valori quali l'onore, l'amicizia, la qualità, il consenso.
In questa strategia di apprendimento, centrata-sullo-studente, l'insegnante assume la funzione di "facilitatore dell'apprendimento"; egli crea in classe un clima che rispetta l'integrità dello studente, che accetta tutti i suoi scopi, le sue opinioni e i suoi atteggiamenti in quanto espressioni legittime del suo schema di riferimento interno. Accetta i sentimenti e gli atteggiamenti emotivi che sono propri di ogni esperienza educativa o di gruppo. Accetta se stesso come membro di un gruppo di apprendimento, piuttosto che come autorità. Mette a disposizione le risorse necessarie all'apprendimento, con la fiducia che esse saranno senz'altro utilizzate se risponderanno ai bisogni del gruppo. Egli ha fiducia nella capacità dell'individuo di discernere il vero dal falso, applicando la propria esperienza vissuta a tali giudizi.
Il concetto di apprendimento significativo e autonomo opposto a quello mnemonico e passivo, basato sull'esperienza e capace di destare gli interessi vitali del soggetto che apprende, proviene dagli studi di Carl Rogers.