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L' INCREDIBILE STORIA DI AMEDEO P. GIANNINI, FONDATORE DI QUELLA CHE DIVENNE LA PIU' GRANDE BANCA DEL MONDO: "BANK OF AMERICA"!

2019-09-11 10:09:07

[durata 6'12']Una storia conosciuta a pochi, quasi dimenticata, é quella del banchiere del popolo: Amedeo Peter Giannini, aiutando gli emigrati italiani, a cui nessuna banca americana avrebbe offerto credito, lo fece diventare uno dei più grandi banchieri della storia!

“Le banche non sono fatte per pagare stipendi ai loro impiegati o per chiudere il loro bilancio con un saldo utile, ma devono raggiungere questi giusti fini soltanto col servire nel miglior modo il pubblico” ( Luigi Einaudi )

Sulla storia e sui principi di Amedeo Peter Giannini è stato scritto un libro, il banchiere che investiva nel futuro di Guido Crapanzano (Graphofeel editore, 2017) – numismatico di fama - arriva in un momento propizio per parlare dell’ethos, dei valori, delle convinzioni e dei comportamenti necessari per fare il banchiere. 


E' in produzione anche un film con una campagna di Crowdfunding per sostenere il progetto e dare a tutti la possibilità di essere parte di questa grande storia. 

https://www.indiegogo.com/projects/a-little-fellow/x/18279860#/ 


Davide Fiore è producer, director e writer di A Little Fellow, trasferito da un anno a San Francisco, insieme al suo staff, Anna Laclergue, Lead Producer, Joseph Mancini, Story Producer-Co Writer, sta dando alla luce un progetto dal grande valore emozionale.

Una storia così poco conosciuta da passare quasi inosservata ai più, un progetto che tocca tre dei temi più importanti e delicati con cui ognuno di noi, per un motivo o per l’altro si trova ogni giorno a confrontarsi:


  IMMIGRAZIONE                             CORAGGIO                 SPERANZA




L'Italia in crisi? Perchè non sa chi era Amedeo Peter Giannini!!!


Il 17 ottobre 1904 aprono gli sportelli della Bank of Italy, con un principio cardine, la banca presta a tutti coloro che sono onesti e hanno un progetto valido. Merito di credito, anche per gli emigrati volenterosi e capaci che non avevano garanzie. Giannini si scontra alla Columbus Saving & Loans ed esce dalla compagine azionaria (ereditata). Yunus, il banchiere dei poveri, premio Nobel, non ha inventato nulla. 


Si devono chiedere referenze alla comunità di appartenenza del soggetto imprenditore.”Giannini esaminava ogni richiesta, valutandola personalmente e dedicando a queste attività gran parte del suo tempo”.


 “Il prestito è garantito dalla parola di chi lo riceve e come garanzia valgono i calli delle mani. Inoltre, a nessun funzionario o dirigente sarà permesso di prendere a prestito un solo centesimo. Altro che debitori di riferimento!


 “Nessuno di noi speculerà mai sul mercato azionario. Ci dedicheremo solo all’attività bancaria”. Conta la gestione caratteristica. Sana e prudente gestione, massima aurea.


Il 18 aprile 1906: terremoto biblico in California. Dopo soli 6 giorni Bank of Italy riapre, Giannini esce con il carretto per prestare a chi conosce di persona. Esce lui! Grande esempio, anche oggi.


Giannini finanzia Charlie Chaplin, così come Walt Disney. Come Raffaele Mattioli con Enrico Mattei e l’Agip.


Giannini al termine della carriera si autoridusse lo stipendio. Come Donato Menichella. Il figlio Vincenzo Il figlio Vincenzo ricorderà, anche con ironia, le numerose volte in cui il padre aveva chiesto per sé l’autoriduzione dello stipendio: «Mio padre era uno “specialista dell’autoriduzione”. 


Autoridusse il suo stipendio nell’anteguerra a meno della metà. Non ritirò, quando fu reintegrato all’IRI, due anni e mezzo di stipendio; al presidente Paratore rispose: “Dall’ottobre 1943 al febbraio 1946 non ho lavorato!”. Fissò il suo stipendio nel dopoguerra a meno della metà di quanto gli veniva proposto; lo mantenne sempre basso.


Se il decoro del grado si misura dallo stipendio, agì in modo spudoratamente indecoroso! Il 23 gennaio 1966, al compimento del settantesimo anno, chiese ed ottenne che gli riducessero il trattamento di quiescenza, praticamente alla metà, giustificandosi così: “Ho verificato che da pensionato mi servono molti meno danari!”.


Spunti da: https://www.linkiesta.it/it/blog-post/2017/11/30/amadeo-peter-giannini-il-banchiere-che-investiva-nel-futuro/26327/ da il libro di Guido Crapanzano.

Biografia di Amadeo Peter Giannini.

Amadeo Peter Giannini nacque nel 1870 a San Josè, in California da genitori italiani emigrati negli Stati Uniti e, partendo da zero, in soli quarant’anni creò la più grande banca del mondo. Dopo una giovinezza di intensa e proficua attività imprenditoriale, nel 1902 Giannini era già direttore in una cassa di risparmio di San Francisco, dove molti emigranti italiani andavano per spedire in Patria i propri risparmi. Giannini si rammaricava che, per il trasferimento, gli italiani dovessero pagare un tasso del 5-6% e subire un cambio svantaggioso. Per due anni lottò per cambiare la politica della banca che dedicava attenzioni solo ai clienti abbienti.


continua....


per conoscere la sua intera bibliografia:http://legislature.camera.it/serv_cittadini/553/554/9100/8351/8352/documentofoto.asp 

Il banchiere che investiva nel futuro


L’incredibile e irresistibile storia di Amadeo Peter Giannini, che nel 1904 in un bar di San Francisco creò quella che sarebbe diventata la più grande banca del mondo. Figlio di due emigranti liguri, Giannini rivoluzionò il mondo del credito prestando denaro a operai e emigranti. 


Abbracciò l’idea che fosse possibile una finanza etica, combattè l’usura e il mondo della finanza senza scrupoli. Era solito dire: “Un banchiere dovrebbe considerare se stesso un servo del popolo, un servo della comunità”. 


Senza di lui non avrebbero mai visto la luce la Bank of America, il Golden Gate, il piano Marshall e molti capolavori di Hollywood. Fu infatti amico e sostenitore di Charlie Chaplin, Walt Disney e Frank Capra, che lo immortalò nel personaggio di George Bailey de La vita è meravigliosa.