Friûl

Storia & Antichità

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Sparcs di ruscli (Asparagi di pungitopo)

2019-04-29 20:48:38

Quando ero ragazzino, il nonno, in questa stagione mi diceva “ anin tal bosc a cjapà su i sparcs di ruscli” (andiamo nel bosco a raccogliere gli asparagi di pungitopo).

Per me era una gioia salire sulla collina dietro casa con il nonno che mentre camminava, m’illustrava le proprietà benefiche di queste piante, molto salutari, rinfrescanti, diuretiche e antinfiammatorie, inoltre, mi raccontava che il pungitopo veniva posto alle estremità delle trecce di pannocchie, appese nel granaio, per evitare che i topi le divorassero. Io ascoltavo mentre cercavo di scorgerli fra i cespugli spinosi. Ora che il nonno non c’è più, continuo a visitare quel bosco e a raccogliere questi asparagi che oltre a cucinarli, lessi con le uova e usarli come ingrediente per le frittate, li uso anche come potente digestivo, lasciandoli a macerare nella grappa per qualche mese. Non c’è niente di meglio per digerire; grappa agli asparagi di pungitopo.

Incuriosito, ho fatto una ricerca su Wikipedia ed ho scoperto che i racconti del nonno erano più che fondati. Ecco cosa dice questa fonte.

Il pungitopo (Ruscus aculeatus) è un basso arbusto sempreverde con tipiche bacche rosse impiegate come ornamento natalizio, appartenente alla famiglia delle Ruscaceae.

Il pungitopo, nome volgare di Ruscus aculeatus, è una pianta cespugliosa sempreverde alta dai 30 agli 80 cm, provvisto di cladodi, fusti trasformati che hanno assunto la funzione delle foglie, divenendo ovali, appiattiti e rigidi, con estremità pungenti. Poco sopra la base dei cladodi, in primavera, si schiudono i minuscoli fiori verdastri, e quindi i frutti, che maturano in inverno, e che sono vistose bacche scarlatte grosse come ciliegie. È una specie dell'Eurasia ma si spinge anche nella regione mediterranea, nella regione biografica centro europea e anche in quella atlantica; in Irlanda si rinvengono numerosi esemplari in parchi e giardini sia sulla costa Ovest che sulla costa Est. Costituisce una delle componenti del sottobosco delle pinete e delle leccete nel bioma mediterraneo, mentre nelle foreste decidue è riscontrabile in querceti ma, in alcuni casi, anche in faggete di bassa quota. La pianta è dioica, cioè porta fiori, unisessuali, in due piante diverse, una con i fiori maschili e una con i fiori femminili, che producono le bacche.

Il pungitopo viene coltivato come pianta ornamentale, soprattutto come decorazione durante le feste natalizie. I germogli di pungitopo, dal gusto amarognolo, raccolti da marzo a maggio, vengono utilizzati in cucina a mo' di asparagi, lessati per insalate, minestre e frittate.

Nella medicina popolare, per le doti diuretiche che possiede, è usato nella “composizione delle cinque radici”, che comprende pungitopo, prezzemolo, sedano, finocchio e asparago.


Tra i componenti principali del rusco vanno citati i flavonoidi con il rutoside. È proprio quest'ultimo ad essere indicato e definito come vitamina P (cioè con caratteristiche simili), e quindi indicato per aumentare la resistenza delle pareti dei capillari. Quindi, il suo utilizzo principale è nella terapia delle varici venose, delle emorroidi, delle flebiti. La pianta viene indicata anche come antinfiammatorio, diuretica e antireumatica. Abitualmente il rusco viene prescritto per via orale, tramite il decotto.

I semi, opportunamente tostati, venivano un tempo impiegati come sostituti del caffè.

Il nome fa riferimento al fatto che anticamente le sue foglie, taglienti, venivano messe attorno alle provviste, per salvaguardarle dai topi.