Francesco Maccioni

Founder Junior

Yacouba Sawadogo, l'uomo che ha fermato il deserto

2021-03-31 13:40:09

Yacouba Sawadogo è un agricoltore del Burkina Faso e per il suo impegno contro la desertificazione del Sahel ha vinto il premio Right Livelihood Award

Il premio “Right Livelihood Award” è conosciuto come il Nobel alternativo, viene assegnato a Stoccolma, dove è sorto nel 1980 dopo il rifiuto dell’Accademia a creare una categoria Ambiente e Sviluppo,  a chi «offre risposte pratiche ed esemplari alle maggiori sfide del nostro tempo».
Nel 2015 è stato assegnato all'italiano Gino Strada mentre nelle scorse settimane è stato conferito a Yacouba Sawadogo (o Savadogo) un agricoltore del Burkina Faso già vincitore  nel 2017 del Farmers Friend.
Yacouba è un intraprendente signore di quasi 80 anni, ma l’età non è precisa perché si basa sui raccolti a cui si ricorda di aver partecipato, egli durante una gravissima siccità negli anni ’70 restò nel suo Paese,  a differenza di tanti altri che  abbandonarono i campi ed i villaggi stremati dalla carestia, per cercare di trovare una soluzione al disastro.
Yacouba Sawadogo decise cosi' di recuperare i terreni ormai desertici migliorando l’antica tecnica delle fosse Zai.
Iniziò il suo progetto scavando delle buche durante i circa otto mesi della stagione secca che riempì di foglie, di escrementi animali e di altri concimi che favoriscono non solo la nascita di piante ma anche il riprodursi delle termiti, le quali a loro volta scavano piccole gallerie che rendono poroso il terreno e favoriscono il trattenimento dell’acqua durante la stagione delle piogge.Non solo Yacouba costruì anche muretti in pietra sempre per trattenere l’acqua, nnizialmente gli diedero del pazzo ma lui resistette e continuò caparbiamente il suo lavoro, il tutto funzionò.
Negli anni successivi Yacouba assistito da un altro agricoltore, Mr.Mathieu Ouédraogo, e da 17 figli e 40 nipoti, riuscì a creare a Gourga, suo villaggio natale, una vera e propria foresta di 50 acri, una foresta visibile dal satellite dove  coltiva mais, sorgo e miglio perché, come dichiara lui stesso: “il cibo è indispensabile per l’umanità. Se c’è abbastanza da mangiare e se l’approvvigionamento alimentare è assicurato, allora cresceremo. Ma se non abbiamo abbastanza da mangiare, non saremo in grado di crescere. Quindi, prima di tutto, dobbiamo garantire la sicurezza alimentare”.
Il governo gli ha espropriato una parte della foresta, ha tagliato gli alberi e ha costruito case ma Yacouba non si è arreso. Ha intentato una battaglia legale ma soprattutto non ha mai smesso di far crescere nuove piante ed ora Il “pazzo” del villaggio è diventato il “saggio” del villaggio e grazie a questo premio, che prevede anche un contributo di 290mila euro, è diventato perfino l’ “eroe” del villaggio ed il protagonista del film documentario " The Man Who Stopped the Desert,", un film realizzato dalla 1080 Films nel 2010 vincitore di 7 premi cinematografici.



Fonte : People for Planet     Web Page
Immagine tratta da People for Planet     Web Page