Francesco Maccioni

Founder Junior

Ripercussioni del blocco di Suez sui porti liguri, vi è il

2021-03-30 15:51:41

rischio della congestione di container nelle banchine.Sono attualmente bloccati a Suez 1,8 – 2 milioni di teu e secondo le previsioni riguardanti i porti

"Nei terminal sul lato ormeggio ci sarà un po’ di sconvolgimento, ogni armatore ha rivisto e sta rivedendo le schedule" - "Il blocco del Canale acuisce il problema della mancanza di equipment".
L' incidente avvenuto alla maxi portacontainer Ever Given nel Canale di Suez presente delle ripercussioni di portata globale, le quali hanno messo in luce la fragilità di un intero sistema logistico, trasportistico e produttivo legato al contenitore è quanto è emerso dalla tavola di riflessione online 8webinar) “Le ripercussioni del blocco del canale di Suez sul sistema portuale ligure” organizzato i dall'AdSP del Mar Ligure Occidentale e, alla presenza dei rappresentanti di: Agenzia delle Dogane, Assagenti Genova, AssArmatori, Confindustria Genova, ISOMAR Savona, Spediporto, Trasporto Unito, Unione Industriali Savona Sezione Terminalisti.
Attualmente la situazione vede 370 le navi in attesa a Suez, tra l'imboccatura nord e quella sud, di queste secondo il Lloyd's List circa 100 sono portacontainer e come tale rappresentano il business più importante sebbene nell'ingorgo il maggior numero di navi è rappresentato dalle 180 portarinfuse (Bulk Carrier) seguendo poi  le 70 Tanker e le oltre  20 navi di altro tipo (tra le quali 10 car carrier).
Le ripercussioni del blocco di Suez sul sistema portuale ligure riguarderanno soprattutto  il settore container dato che la congestione non riguarderà i terminal petroliferi o il segmento bulk. 
Secondo le spiegazioni del bravo dott.  Stefano Messina presidente di Assarmatori  "Nei prossimi giorni ci sarà una una rimodulazione dei servizi da parte degli armatori.Le prossime ore e i prossimi giorni saranno dedicati alla ripianificazione delle schedule da parte degli armatori.Nei terminal sul lato ormeggio ci sarà un po’ di sconvolgimento, ogni armatore ha rivisto e sta rivedendo le schedule. Questo continuerà anche per il periodo in cui viene assorbita la coda che si è creata a Suez. Ancora non sappiamo quali saranno i criteri utilizzati per lo smaltimento delle navi nel Canale, la logica direbbe il criterio FIFO (First In - First Out) ma non è da escludere che venga data la priorità ad una tipologia di navi per carico trasportato".
Il Presidente di Assarmatori prosegue nella sua spiegazione "In banchina  si prevede la maggiore congestione .Al momento il ritardo netto - dato dal blocco del Canale - è di 6 giorni. In viaggi che durano qualche mese (servizi East to West) è un termine ragionevole, anche aggiungendo l’ammortamento del tempo per ritrovare l’avvio dei flussi del Canale lato nord  (che riguarda Genova) e lato sud.
I terminal minori non dovrebbero avere grandi difficoltà, i problemi saranno riscontrabili nei terminal con maggiori volumi. "Una nave che arriva con 5 mila teu da sbarcare e ne deve imbarcare 6 mila,  porta sicuramente un black out di congestione nel piazzale.
"Un problema aggiuntivo è la gestione della merce in export che normalmente arriva nelle banchine, via camion o via treno, nei giorni prefissati per l’arrivo della nave che porta l’import".
Attualmente si stima nel Canale di Suez siano bloccati 1,8  – 2 milioni di teu, dato che  il traffico giornaliero si attesta sui 600 mila teu,.
Per il bravo dott. Paolo Pessina, presidente di  Assagenti questo è "un traffico che prima di 10-15 giorni non verrà smaltito, il quale prosegue nella sua illustrazione "Il blocco del Canale acuisce il problema dell’attuale mancanza di equipment, fenomeno iniziato ad agosto 2020 con il boom dell’esportazioni dalla Cina verso gli Stati Uniti. Come affronteranno il problema dell’export i terminal del sistema ligure settentrionale? " secondo il bravo dott.Paolo Pessina gli agenti rilasceranno "i vuoti dell’export solo sulla certezza della nave, questo dovrebbe evitare i contenitori fermi in export sulle banchine, pertanto verrà richiesta massima disponibilità alla forza lavoro e verrà incentivato il traffico ferroviario alla clientela".
Mentre per il bravo dott. Giampaolo Botta presidente di Spediporto " i porti dovranno assorbire in 10 giorni i traffici di 2 settimane di lavoro, questo comporta qualche intervento organizzativo per evitare la congestione " il quale continua la sua spiegazione aggiungendo " lo strumento del pre-clearing, possibilità data dall'Agenzia delle Dogane di manifestare le navi con largo anticipo rispetto all'arrivo fisico nel porto di sbarco, potrebbe consentire ai terminal di programmare puntualmente lo scarico dei contenitori e il posizionamento di quelli soggetti a controlli nelle aree di verifica" in modo che le autorità chiamate al controllo dei container possano organizzare delle squadre per garantire il più celere disbrigo delle pratiche.

Fonte : Corriere Marittimo     Web Page

Immagine tratta da(by) TELENORD    Web Page



Francesco Maccioni   Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager