Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Felicità

dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 28 giugno 2012.
essa specie in questo periodo di emergenza sanitaria può rappresentare un’occasione propizia per soffermarsi sui ‘momenti di trascurabile felicità’, ovvero quelle piccole cose che riescono ancora a regalarci un sorriso ed una gioia inattesa.
Il nostro Bel Paese scala le posizioni nella classifica delle Nazioni con il maggior indice di felicità, passando in cinque anni dal 50° al 25 ° posto.
Secondo la brava Professoressa Elena Marta, responsabile del Centro di ricerca sullo sviluppo di comunità e convivenza organizzativa all'interno dell'Università cattolica di Milano nonchè docente di psicologia sociale sostiene  che la crisi ci sta insegnando "a godere delle piccole cose e a capire che si sta meglio quando ci si aiuta l'un l'altro" e che le ricorrenze come quella della giornata odierna sono  importanti, se si prova ad andare un pò più in profondità, per cercare di vedere gli aspetti positivi di alcune situazioni e non essere portati a vedere sempre ciò che non funziona.
 L' uomo si è sempre prodigato alla ricerca della vera felicità e non ha mai smesso di tendere verso di essa, secondo il noto e bravo sociologo Zygmunt Bauman " La felicità non equivale a una vita senza problemi  ma la vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio ed appare molto interessante la scoperta di  alcuni ricercatori della Harvard University secondo la quale quando una persona diventa felice, un amico che le sta vicino ha una probabilità del 25 per cento in più di diventarlo anche lui, pertanto la felicità si può trasmettere.Indubbiamente un atteggiamento positivo nei confronti del Mondo e degli altri è decisivo, un atteggiamento in sintonia con il pensiero formulato dal bravo Khalil Gibran, per il quale " le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno."
Nella storia tanti illustri personaggi appartenenti alle scienze, all' arte, alla filosofia, alla psicologia, alla religione ed alla letteratura hanno provato a rispondere al  millenario quesito su " cosa sia la felicità".
Per l'occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Felicità 2021 desidero affrontare insieme a voi cari amici, nella odierna giornata di oggi ed in quella di domani, il tema della Felicità partendo dal raccogliere e proporvi 31 riflessioni riguardanti la felicità di illustri personaggi della storia :
"Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi - sostiene il celebre sociologo Zygmunt Bauman - la vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato, ci si sente persi se aumentano le comodità".
Per Seneca, la felicità è non aver bisogno della felicità: "Fa' la sola cosa che può renderti felice: (...) aspira al vero bene e godi del tuo".
Per Platone "L'uomo più felice è quello nel cui animo non c'è alcuna traccia di cattiveria".
"La felicità è amore, nient'altro" sostiene il noto  Hermann Hesse
I ricercatori della Harvard University hanno scoperto che quando una persona diventa felice, un amico che le sta vicino ha una probabilità del 25 per cento in più di diventarlo anche lui.
"La felicità è un cucciolo caldo" è il pensiero del padre dei Peanuts Charles M. Schulz.
Secondo Albert Einstein,"una vita tranquilla e modesta dà più felicità che la ricerca del successo, legata a costante inquietudine".
Secondo una ricerca, condotta sul volontariato, le persone che passano del tempo ogni mese ad aiutare gli altri sarebbero più felici.
Il poeta Eugenio Montale, premio Nobel, nel 1924 ha scritto  "Felicità raggiunta, si cammina/ per te sul fil di lama./ Agli occhi sei barlume che vacilla,/ al piede, teso ghiaccio che s'incrina;/ e dunque non ti tocchi chi più t'ama".
Per il noto Aristotele la vera felicità è "Il bene perfetto è ciò che dev'esser sempre scelto di per sé. Questo è proprio della felicità. Ciò che è sufficiente in se stesso è ciò che, pur essendo da solo, rende la vita sceglibile e non bisognosa di nulla; ora, una cosa di questo genere noi riteniamo che è la felicità, un'attività dell'anima razionale secondo virtù e, se le virtù sono molteplici, secondo la più eccellente e la perfetta".
Per Oscar Wilde, la felicità "non è avere tutto ciò che si desidera, ma desiderare ciò che si ha".
Per Winston Churchill, "non è nell'avere, ma nel condividere".
Secondo il padre della psicologia positiva Martin Selingman, il 60 per cento della felicità è determinata dai nostri geni e dall'ambiente, il restante 40 per cento dipende da noi.
"La più grande vendetta è la felicità: niente manda in bestia le persone più che vederti fare una fottuta bella risata" è la riflessione di Chuck Palahniuk
"Quelli che sperano di raggiungere la felicità, cercando ricchezze, gloria, potere e imprese eroiche, sono ingenui quanto un bambino che vuole afferrare l'arcobaleno per farsene un mantello" è il prezioso insegnamento di Dilgo Khyentse Rinpoche
"La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è. Per essere felice, occorre una cosa sola: amare, e amare con sacrificio di sé, amare tutti e tutto, stendere in tutte le direzioni la tela di ragno dell'amore: chi ci capita dentro, quello va preso" è il pensiero del noto Victor Hugo.
"Il momento più felice della vita coincide con il secondo prima di mettere in bocca il miele. Quel secondo non è secondo a nessuno" è quanto sostiene Winnie The Pooh
"Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente, né saggiamente, bene e giustamente senza anche vivere felicemente" è la riflessione alla quale sarebbe arrivato il celebre  Epicuro
"La felicità è la somma di tutte le infelicità che non si hanno" perMarcel Achard
"La felicità consiste nel non porsi mai il problema di misurarla o di chiedersi se si è soddisfatti o meno" secondo il pensiero di  George Bernard Shaw
Il Dalai Lama  sostiene ."La vera felicità proviene da un senso di pace ed appagamento interiore che a sua volta si ottiene coltivando altruismo, amore, compassione, e grazie all'eliminazione di rancore, egoismo e avidità".
Per Holbrook Jackson "La felicità è una forma di coraggio" mentre secondo Mary Lou Retton "L'ottimismo è un magnete della felicità. Se rimani positivo, le cose buone e le buone persone saranno attratte da te" 
"Scegli la strada in salita, è quella che ti porterà alla felicità" è la riflessione di Jean Salem
Secondo Emilie du Châtelet "Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede"
Per un  pessimista come Giacomo Leopardi  "La felicità consiste nell'ignoranza del vero"
"La felicità dell'uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate. " è quanto sosteneva Erich Fromm
"Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno" è il pensiero del celebre Khalil Gibran
Secondo il Buddha  "imparare a lasciarsi andare: questa è la chiave per la felicità".
Per Jean Jacques Rousseau "La felicità: un bel conto in banca, un bravo cuoco e una buona digestione": questa l'idea del pragmatico ."
Il saggio Lucio Anneo Seneca sosteneva "La vera felicità risiede nella virtù". 

Il saggio ed anziano maestro di vita, il gesuita P.francesco Piras s.j. sulle orme del pensiero di Emilie du Chatelet invitava noi suoi allievi a vivere limitando i desideri ed eliminando 3 abitudini all'anno



Fonti : il Resto del Carlino    Web Page
            la Repubblica    Web Page
            Nostro Figlio - Pianeta Mamma ( Mondadori Scienza Spa )  Web Page

Immagine tratta da(by)  Nostro Figlio - Pianeta Mamma ( Mondadori Scienza Spa )  Web Page




Francesco Maccioni  Ricercatore Indipendente