Francesco Maccioni

Founder Junior

L'Italia necessita di una maggiore e migliore accessibilità alle infrastrutture

2021-02-09 11:42:52

terminalistiche e non più terminal portuali.E' la riflessione che dalla presentazione via web del saggio del bravo ed esperto Dott. Andrea Appetecchia intitolato “Trasporti e Logistica: analisi e prospettive per l’Italia”.

Secondo il Dott. Andrea Appetecchia, responsabile dell’Osservatorio Logistica e Trasporto merci di Isfort (istituto di ricerca e Formazione costituito nel 1994 per iniziativa della Fondazione Nazionale delle Comunicazioni e delle Ferrovie dello Stato Italiane che insieme ne rappresentano la compagine societaria) " in Italia i porti devono cambiare pelle in un momento di criticità della domanda” di servizi portuali ed aggiunge che  “il nodo fondamentale oggi è il livello di accessibilità delle infrastrutture; i livelli di connessione poco efficienti rappresentano la maggiore criticità.Il porto di Trieste è stato da lui citato come un esempio di “snodo intermodale non solo per il nord-est d’Italia ma anche, e soprattutto, per il resto d’Europa”."
Mentre il bravo Dott. Zeno D’Agostino, presidente della port authority giuliana, ha detto a riguardo dell' accessibilità portuale e capacità delle infrastrutture: “A Trieste abbiamo capito che servivano investimenti mirati; ad esempio la riorganizzazione delle manovre ferroviarie in capo a un unico soggetto ha permesso di ottimizzare e aumentare la capacità dello scalo”, sempre secondo  il bravo Dott. Zeno D' Agostino ciò che ancora non funziona in Italia è “lo scarso dialogo fra porti e interporti” e l'egregio Dott. Pietro Spirito, presidente uscente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale (Napoli e Salerno) ha evidenziato come “il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) non parla di accessibilità. E’ il solito elenco di infrastrutture”.
Pe l'altrettanto egregio Dott. Marco Spinedi, presidente dell’Interporto di Bologna, “in Italia manca capacità di gerarchizzazione. Abbiamo troppi porti e interporti. O gerarchizziamo o il mercato deciderà da solo. Ci sono Paesi, come la Germania, che controllano e dominano il mercato, mentre altri, come l’Italia, che lo subiscono”. L'espertto Dott. Marco Spinedi conclude aggiungendo che" sarebbe necessario eleggere “pochi nodi sui quali sui quali concentrare il traffico altriment il rischio è quello di continuare a spendere soldi a pioggia”.



Fonte : SHIPPING iTALY.IT     WEB PAGE
Immagine tratta da(by) SHIPPING iTALY.IT     WEB PAGE


Francesco Maccioni   Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager