Mentre il bravo Dott. Zeno D’Agostino, presidente della port authority giuliana, ha detto a riguardo dell' accessibilità portuale e capacità delle infrastrutture: “A Trieste abbiamo capito che servivano investimenti mirati; ad esempio la riorganizzazione delle manovre ferroviarie in capo a un unico soggetto ha permesso di ottimizzare e aumentare la capacità dello scalo”, sempre secondo il bravo Dott. Zeno D' Agostino ciò che ancora non funziona in Italia è “lo scarso dialogo fra porti e interporti” e l'egregio Dott. Pietro Spirito, presidente uscente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale (Napoli e Salerno) ha evidenziato come “il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) non parla di accessibilità. E’ il solito elenco di infrastrutture”.
Pe l'altrettanto egregio Dott. Marco Spinedi, presidente dell’Interporto di Bologna, “in Italia manca capacità di gerarchizzazione. Abbiamo troppi porti e interporti. O gerarchizziamo o il mercato deciderà da solo. Ci sono Paesi, come la Germania, che controllano e dominano il mercato, mentre altri, come l’Italia, che lo subiscono”. L'espertto Dott. Marco Spinedi conclude aggiungendo che" sarebbe necessario eleggere “pochi nodi sui quali sui quali concentrare il traffico altriment il rischio è quello di continuare a spendere soldi a pioggia”.
Fonte : SHIPPING iTALY.IT WEB PAGE
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Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager