Nel 1932 Irene Curie e suo marito Frederic Joliot osservarono che, bombardando lamine di berillio con particelle alfa, della radiazione invisibile era in grado di sbalzare via i protoni.
Da prima si ipotizzò che questa radiazione fosse data da fotoni (in realtà ciò che stavano osservando era la reazione He + Be --> C + n); usando quindi la camera a nebbia di Wilson riuscirono a misurare l'energia dei protoni di rimbalzorendendosi conto conto che se la radiazione primaria fosse dovuta effettivamente a fotoni la loro energia sarebbe stata veramente troppo elevata.
La risposta venne da Chadwick!
Egli collegò gli esperimenti fatti dai coniugi Curie - Joliot alla previsione data da Rutherford 12 anni prima il quale propose l'idea che esistesse un altra particella nel nucleo, ma che fosse neutra, in modo da spiegare perché l'elio avesse massa quadrupla rispetto all'idrogeno e non doppia come ci si sarebbe aspettato.
Chadwick rifece l'esperimento ed osservò degli ioni della sostanza usata (idrogeno, litio, berillio ecc.) e dedusse che la massa del proiettile doveva essere 0.9 volte quella del protone.
Oggi sappiamo bene che la massa del neutrone è in realtà più grande di quella del protone, seppur di poco.Questa scoperta valse a Chadwick il Nobel nel 1935
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Fonte : Alessio D. Focardi - MECCANICA QUANTISTICA: gruppo serio Facebook Page
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