Francesco Maccioni

Founder Junior

Come prevenire e combattere la depressione da virus Covid-19

2021-01-07 16:37:39

Cari amici e membri della community la pandemia attualmente in corso comporta un aumento del rischio di soffrire di depressione. Vediamo pertanto insieme le tecniche psicologiche utili per evitarla.

Da quando ha avuto inizio l'attuale emergenza sanitaria causata dal virus covid-19 tutti noi siamo coinvolti in un fenomeno rivelatosi globale, una pandemia che investe le nostre vite e che indirettamente può innescare un' altro fenomeno, la depressione, la quale minaccia la nostra salute ed il nostro benessere mentale ed  i cui effetti ora sono osservabili solo nel breve e medio periodo, ma potrebbero esserlo anche a lungo termine. Pertanto l’emergenza sanitaria presenta non solo conseguenze mediche ed economiche, ma naturalmente anche emotive e psichiche.
Cari amici vediamo insieme quali sono i fattori che possono scatenare la depressione da Covid-19.
fattori che maggiormente sono alla base del disagio psicologico in questa attuale situazione di emergenza sanitaria sono:

  • La minaccia concreta di malattia, che di per sé causa paure ed ansia
  • L' isolamento sociale
  • Il distanziamento sociale
  • L' alterazione delle abitudini quotidiane
  • L'interruzione momentanea o perdita del lavoro
  • La sovrabbondanza di informazioni
  • l' incertezza



Cosa dice la ricerca scientifica a riguardo della depressione da Covid-19


Recenti studi scientifici hanno rilevato un incremento dei disturbi della sfera psicologica non solo nelle persone affette da un disturbo mentale pregresso, nelle persone contagiate da coronavirus o che hanno perso una persona cara a causa del virus Covid-19 ma anche nella popolazione in generale.L'isolamento sociale, e soprattutto nel caso della pandemia da Covid 19 il suo protrarsi nel tempo si è rilevato uno dei primi fattori che contribuisce inevitabilmente all’insorgenza o all’acuirsi di questi disturbi e della sintomatologia psicosomatica ad essa connessa  dato che l’uomo  è un animale sociale e necessita pertanto di relazioni come affermò già allora il filosofo greco Aristotele, in più la mancanza di relazioni non consente lo sviluppo dell’identità della persona; pertanto il periodo fuori dall'ordinario che stiamo vivendo è in antitesi con la natura umana e non rispetta la sua naturale fisiologia. Ciò conseguentemente mette sotto stress il sistema nervoso della persona e ci ritroviamo coinvolti in un fenomeno di disaggregazione non solo dai nostri simili che costituiscono la nostra rete sociale ma anche dai luoghi che per noi costituiscono riferimenti fondamentali.
 Il gruppo di ricercatori  “ ReMond the Body " concoordinato dal Prof. Lorys Castelli del Dipartimento di Psicologia ” dell’ Università di Torino ha condotto due studi.Studi che hanno avuto come oggetto di indagine i livelli di ansia, i sintomi depressivi e da stress post traumatico in seguito alla diffusione del virus Covid-19. Dai risultati degli studi condotti su persone provenienti da diverse zone della nostra Nazioni è emersa non solo un’elevata percentuale di individui i quali presentavano  sintomi di ansia e depressione (rispettivamente 69% e 31%) clinicamente significativi, ma anche un aumento di sintomi da disturbo post traumatico da stress. Mentre uno studio condotto in Cina da Tang et al. (2020) durante il primo periodo di lockdown per il virus Covid-19 ha indagato l’incidenza dell’ansia e della depressione nelle persone non in quarantena, in quarantena in aree a rischio di contagio ed in quarantena in aree non a rischio di contagio, il risultato è stato che anche in questo caso le percentuali di questi quadri sintomatici si sono rilevate molto alte.
Le persone infatti sono state private di molti aspetti della propria vita, per intere settimane non hanno avuto la possibilità di condurre e proseguire le proprie attività e gli impegni quotidiani, hanno dovuto per giunta e forzatamente rinunciare alla frequentazione della propria rete sociale, non potendo vedere neanche i propri cari e le persone più strette anche sotto le festività natalizie.Ne deriva che l’isolamento prolungato si ripercuote negativamente sul benessere psicologico della persona  producendo effetti psicofisici importanti come l'alterazione del ciclo sonno-veglia, i disturbi dell’alimentazione, la poca possibilità di movimento, tutti aspetti che contribuiscono all’equilibrio psicofisiologico della persona, il cui squilibrio determina una deflessione dello stato d’animo. Allo stesso tempo, oltre ai sentimenti di timore e di paura per una situazione connotata da totale incertezza, aumentano lo stato di rabbia e di nervosismo, i quali spesso non vengono espressi e causano pertanto la strada della depressione e dei disturbi psicosomatici per manifestarsi. Inoltre in molte persone viene ad alimentarsi ulteriormente il circolo vizioso della solitudine, soprattutto in coloro che vivono da soli e che non godono di una rete di relazioni che possa supportarli, sfociando ciò inevitabilmente in sintomi depressivi.
 La seconda ondata della pandemia con i suoi effetti devastanti da un punto di vista sanitario sta attualmente contribuendo a far emergere lo stato d’animo del senso di impotenza appresa, in quanto si ha una perdita del controllo su se stessi e sugli eventi e che limita la capacità delle persone di reagire a questa grave crisi, di prefissarsi e conseguire degli obiettivi.Quindi la presenza di sintomi psicopatologici clinicamente rilevanti non rappresenta quindi solamente un problema di per sé ma verte ampie ricadute a lungo termine sulla salute psico-fisica dell’individuo. L’OMS ha espresso il motto relativo alla salute: “Non c’è salute senza salute mentale”.
Cari amici vediamo ora alcuni fattori che possono contribuire a prevenire il disagio psicologico causato da questo evento storico e  di portata mondiale.
Partiamo dal presupposto secondo il quale il senso di angoscia che possiamo avvertire in questo lungo periodo è una risposta umana normale e fisiologica. È necessario in primo luogo riconoscere e accettare questi sentimenti, emozioni e stati d’animo. D'altronde per l’essere umano è molto complesso affrontare e gestire eventi negativi che si protraggono per un tempo indefinito come l'attuale situazione di emergenza sanitaria, per cui occorre attuare dei cambiamenti sulle proprie abitudini e sui propri comportamenti, in modo particolare occorre attuare un cambiamento che porti ad avere maggiore consapevolezza dei propri vissuti emotivi, accettarli, o ancor meglio accoglierli, che porti a non aver paura delle proprie fragilità e vulnerabilità ma ad integrarle. In questi casi ci può venire in aiuto un’attività meditativa o la tecnica psicologica chiamata " mindfulness ".Occorre in sintesi  "ascoltarsi, concentrarsi su ciò che si fa", non mettendo in atto risposte predefinite, ma " ascoltare semplicemente i messaggi del proprio corpo e della mente" . Quando un evento ci colpisce emotivamente, occorre non essere impulsivi ma saper attendere, in quanto è un meccanismo di autoregolazione fondamentale.
Un altro percorso  che possiamo intraprendere per prevenire il disagio psicologico che ne consegue è la " via delle immagini ",  uno strumento terapeutico molto antico e di grande efficacia , il quale agisce direttamente sulla nostra struttura cerebrale e sul sistema limbico che è la sede deputata alle nostre emozioni. Cosicchè Immaginare libera la nostra mente, arriva a " ristrutturarla " da quei sentimenti negativi che la subissano, che la opprimono e la libera dal rimugino, dalla paura che proviamo in questi giorni e che ci fa sprofondare nel buio.
Cosicchè possiamo abbassiamo un poco le luci nella stanza e mettendoci seduti o sdraiati, in una posizione comoda ed evitando tutto ciò che può costringerci come le cinture, le calzature strette, gli occhiali, l' orologio ed i braccialetti dirigiamo la nostra attenzione sul nostro corpo e sul respiro ed iniziamo a  visualizzare un luogo piacevole o una situazione piacevole, passiamo poi a percepire le nostre sensazioni corporee ed infine compiendo uno od un paio di respiri profondi riprendiamo coscienza.


FontI : Edizioni Riza S.p.A.      Web Page
            Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna 
Immagine tratta da(by) OverPress Media    Web Page