Momento di incertezze tattico-tecniche in casa Napoli.

Falsa partenza!

Ancelotti voleva James e non Insigne. Attualmente si ritrova ad “accontentarsi” ed utilizzarlo, non senza malumori.

Il Napoli non sta vivendo un momento facile e la squadra azzurra ha mostrato un gioco molto approssimativo. In campo c’è confusione e i giocatori, così come il gioco, ne risentono in maniera evidente. Il mercato ha solamente in parte soddisfatto il tecnico azzurro che voleva fortemente James Rodriguez per farlo diventare il fulcro del suo 4-2-3-1.

Il colombiano era il calciatore che doveva legare centrocampo e attacco, a Dimaro Ancelotti aveva impostato la squadra su questo nuovo modulo, ma il colombiano non è arrivato. De Laurentiis non se l’è sentita di acquistare il calciatore a titolo definitivo, lo avrebbe preso solo in prestito con diritto di riscatto.

La decisione di De Laurentiis ha suscitato delle prime frizioni con Ancelotti, il tecnico voleva puntare su James e aveva dato il suo assenso a una eventuale cessione di Insigne nonostante l'incontro di fine stagione che si ebbe nella casa del tecnico a via Tasso. A quell'incontro prese parte anche Aurelio De Laurentiis, il talento di Frattamaggiore e il suo agente, Mino Raiola. L'allenatore diede la sua disponibilità a rimetterlo al centro del progetto azzurro, dopo le divergenze tra i due nel finale della scorsa stagione. Il capitano strappò la garanzia di tornare nella sua comfort zone sulla fascia sinistra e ne venne dunque fuori un patto che ha condizionato il mercato, poiché la nuova squadra è stata costruita per giocare con il 4-2-3-1. Ma il prezzo da pagare è stato alto. Il Napoli ha infatti dovuto rimettere in discussione gli equilibri già trovati con il 4-4-2 e l'Ancelotti bis è ripartito da capo, con l'aggravante del rendimento comunque negativo di Insigne. Di qui la necessità di altri e tardivi esperimenti tattici, concausa della falsa partenza in campionato. 

A Torino sì è rivelato vano il tentativo di Carlo Ancelotti di aiutare il capitano Lorenzo Insigne con il ritorno al modulo 4-3-3, con il tridente leggero e senza James.

Regna ancora tanta confusione in tutto l’ambiente azzurro,  prima o poi questa matassa si deve pur sbrogliare, ma come?

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