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Finchè sei zero a zero puoi vincere

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ROJAS E IL PETARDO DELLA VERGOGNA

2020-04-03 15:33:34

Il racconto dell'incredibile episodio in cui fu' coinvolto il portiere Rojas nell'incontro fra Brasile e Cile nelle qualificazioni ad ITALIA 90.


A meta’ tra sport e commedia quello che successe il 3 Settembre del 1989 al Maracana’ nella gara valida per le qualificazioni a Italia ’90 fra i verdeoro e il Cile.

Le squadre entrambe a 5 punti, in un girone a tre di cui faceva parte anche il Venezuela, affrontavano questa partita come un vero e proprio spareggio dove solo una delle due si sarebbe qualificata al mondiale.I brasiliani oltre al fattore campo potevano contare anche su una migliore differenza reti nel caso l’incontro si fosse concluso in pareggio e le due squadre avessero terminato il girone in parita.

Per i cileni l’impresa era titanica pero’ il sogno di un ennesimo Maracanazo aleggiava nelle menti dei sudamericani.

Dopo un primo tempo nervoso e terminato a reti inviolate,in apertura di ripresa i padroni di casa passano in vantaggio  con Careca.Il goal del centravanti partenopeo sembra mettere fine ai sogni di gloria della Roja che a questo punto avrebbe bisogno di 2 reti per ribaltare la partita e qualificarsi al Mondiale.

Ma al 69’minuto succede l’imponderabile.


La rumorosa torcida brasileira impazza sugli spalti,  quasi coperta dalla fitta coltre di nebbia provocata dai  fumogeni che dopo il goal del vantaggio brasiliano vengono lanciati senza interruzzione.Un bengala si alza dalla curva posta dietro alla porta dei cileni e va ad esplodere nei pressi dell’area di rigore.Dalla nuvola di fumo si vede uscire il portiere cileno Rojas con le mani sul volto sanguinante prima di gettarsi a terra.

Dalla panchina cilena scattano tutti in campo e un capanello di giocatori della Roja circondano l’argentino Lousteau,arbitro di quel match.

Rojas viene portato via in braccio dai compagni di squadra con il viso ricoperto di sangue e il direttore di gara,messo sotto pressione dai giocatori ospiti,e’costretto a fischiare la fine della partita.

Viene subito aperta un’inchiesta da parte della Fifa e i cileni chiedono la vittoria a tavolino,ma qualcosa non quadra.


Si pone attenzione, in particolar modo sugli atteggiamenti dell’allenatore cileno e del vice capitano Astengo che sembrano incitare Rojas a rimanere a terra.Poi ci sono le riprese televisive non chiare e il taglio sulla fronte di Rojas che non sembra compatibile con l’esplosione di un bengala.

I brasiliani a questo punto chiedono una controinchiesta e la Fifa mette sotto pressione Rojas che pero’ continua a confermare la versione. Fino a quando non arriva la svolta.

Un fotoreporter brasiliano,Ricardo Alfieri,presente quel giorno,tira fuori degli scatti dove si vede chiaramente che il bengala e’ caduto lontano dal portiere cileno,che al contrario dopo l’esplosione vi si e’avvicinato.

Adesso Rojas crolla e confessa l’imbroglio.Aveva premeditato tutto.Dentro il guantone aveva un piccolo bisturi con cui si e’ ferito  il sopracciglio.

La Fifa ci va’ pesante.Squalifica immediata del Cile da quel mondiale ed esclusione dal successivo,quello di Usa ’94.Cinque anni ad Astengo per complicita’ e radiazione immediata da ogni competizione di Rojas.

La carriera del portiere,che fra l’altro giocava proprio in Brasile,nel San Paolo termina li.Dopo diversi anni dichiarera’ di non aver mai smaltito la vergogna per il fatto.

Resteranno tuttavia i dubbi sul fatto che il folle tentativo sia stato esclusivamente un iniziativa del numero uno cileno oppure sia stata la federazione,visto il disperato tentativo di far leva sull’accaduto,a mettere in scena il tutto.Non lo sapremo mai,ma restera’ alla storia come il petardo della vergogna cilena…




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