Football e Dintorni

Finchè sei zero a zero puoi vincere

Football e Dintorni

Finchè sei zero a zero puoi vincere

"LOCO"HOUSEMAN,IL "VILLERO" CUORE E DRIBBLING

2020-03-31 09:06:42

“Y chupe, chupe, chupe… no deje de chupar… el Loco es lo más grande del fútbol nacional"


Y chupe, chupe, chupe… no deje de chupar… el Loco es lo más grande del fútbol nacional! 

cosi’ cantavano i tifosi dell’Huracan ammaliati dalle folgoranti giocate di quell’asso dai capelli selvaggi cresciuto a Bajo Belgrano,che nel 1973 li condusse nel suo periodo di massimo splendore ad un titolo che sapeva di leggenda.”El Loco”Houseman era entrato nella storia del”Globo”.

Le Origini

Giunge piccolissimo in uno dei quartieri piu’ miserabili di Buenos Aires,nato poverissimo con un padre muratore.Da piccolo viene  soprannominato il Cerdo,il maiale perche’a casa Houseman l’acqua per lavarsi non c’era e lui andava in giro con una saponetta sperando che piovesse per utilizzarla.

In quelle estreme condizioni sociali in cui cresce e’ quasi impossibile non cadere in cattive distrazioni e fin  da adolescente Houseman stringe un legame indissolubile con la bottiglia che lo accompagnera’ per la maggior parte della sua vita sopraffacendolo in maniera vertiginosa.

Ma il “Loco”,uomo dagli eccessi estremi  possiede anche uno smisurato talento nel rettangolo verde.Lui e’ un grande tifoso degli Excursionistas di Belgrano ma i primi che si accorgono di quel “villero” dai dribbling folgoranti e dalle giocate straripanti di genio calcistico  sono gli acerrimi rivali dei Defensores di Belgrano

Ed e’ proprio giocando nei  Defensores ,in quei campi di periferia col profumo di Asado nell’aria che qualcuno si accorge di lui.Anzi non qualcuno,ma il “Flaco”Menotti,uno che di palloni rotolare ne ha gia’ visti diversi ed ha appena raccolto la sfida dell’Huracan che lo ha voluto per tornare a competere fra i grandi.


La Scoperta del "Flaco"

Menotti,che vede il calcio prima degli altri, ha gia’capito che Houseman e’ perfetto per l’Huracan e l’Huracan e’ perfetto per Houseman..

Quando lo vedono arrivare i nuovi compagni si chiedono:”ma chi ci hanno portato?un barbone?Uno cosi’ al “Globo” non lo hanno mai visto.Hanno ragione.Un altro come il “Loco”ancora oggi all’Huracan non hanno avuto la fortuna di rivederlo.Vestira’ la “camiseta” bianca e rossa per 7 anni nei quali segnera’ oltre 100 reti.

Ma l’anno dove si scrive la storia restera’ il primo.


L'Huracan del '73

Il “Flaco” impernia l’Huracan del ‘73 su due concetti che viaggiano per lui  in simbiosi perfetta,efficacia e bellezza.Gli elementi di spicco sono Babington, il”Coco”Basile,Larrosa e il capitano “El Lobo”Carrascosa.La stella e’ lui,Loco Houseman.Piu’ di una volta Menotti sara’costretto ad andare a cercarlo nel Barrio dove il Loco va spesso per giocare e bere tra la sua gente.Non dimentica mai la sua provenienza e la sua origine da “Villero”.Non riesce a stare lontano dai poveri.E dal bicchiere.

In campo pero’e’inarrestabile,sforna assist a non finire, segna,rompe gli equilibri con i suoi movimenti folli quanto incisivi. E decide le partite.Come quella volta col River,quando alla vigilia del match va al compleanno del figlio,la notte non torna a casa e si presenta mezz’ora prima della partita con una Gitanes fra le labbra,completamente ubriaco.Una doccia fredda ed una quantita’ indicibile di caffe’ e il Flaco lo spedisce in campo.A pochi minuti dalla fine,  sul risultato di 0-0 prende palla,salta mezza difesa del River,compreso il”Pato”Fillol e deposita la palla in rete per il goal della vittoria.Poi cade a terra esausto.A fine carriera ricordando quel match,dira’:”Non vedevo l’ora che finisse per andare a dormire,ero esausto”.

Houseman e’ una sorta di versione argentina ,in campo e fuori,della piu’ grande ala destra della storia,Mane’Garrincha.

Quell’anno l’Huracan gioca un calcio bellissimo, fatto di tecnica e coraggio espressione purissima del “Menottismo”che sta nascendo.Il Globo vince il titolo d’Argentina quasi cinquant’anni dopo.


Il mondiale del '74

E’ la consacrazione per Houseman che a poco piu’ di 20 anni viene convocato in nazionale e partecipa ai mondiali del 74’.L’esperienza sara’ come di consueto alternata fra luci e ombre.La squadra complice gli eccessivi individualismi e specchio di un paese che sta andando a rotoli  e’ notevolmente al di sotto delle aspettative anche se Houseman segnera’ 3 reti.La prestazione con l’Italia fu’ eccelsa e condita da una rete in cui si prese gioco  nientemeno che di Giacinto Facchetti,prima di beffare Zoff con pallonetto.

Ma quel mondiale ad un certo punto Houseman non lo voleva piu’ giocare.A Luglio scomparve Juan Peron rieletto in Argentina l’anno precedente dopo anni in esilio e Houseman,legatissimo al “Lider Maximo”voleva lasciare immediatamente la squadra e tornare in Argentina per l’ultimo saluto.L’allenatore e i compagni a stento lo convinsero a restare.



Il mondiale della vergogna

Quattro anni dopo al Mondiale che l’Argentina gioca in casa ci arriva praticamente a fine carriera,col viso ormai scavato dall’alcool ed un fisico  che inizia a mostrare i primi cedimenti.Nonostante tutto questo  Menotti che nel frattempo era diventato selezionatore dell’Albiceleste lo preferisce ad un giovane Maradona.Houseman in quella competizione fa’ il comprimario e segna solo nel 6-0 che l’Argentina rifila al Peru’ nella partita-scandalo passata alla storia come la ”Marmelada Peruana”.

L’Argentina vince il mondiale della vergogna e  Buenos Aires e’stracolma di persone che festeggiano tra i Papelitos,mentre il governo coglie la palla al balzo per tentare di celare gli scempi di Videla.

Houseman, Peronista dichiarato , in seguito dira’,come tutti i componenti di quella nazionale,di non essere stato a conoscenza dei trattamenti riservati ai   Desaparecidos,altrimenti avrebbe rinunciato a partecipare a quella manifestazione,proprio come fece il suo ex capitano Carrascosa.


La fine...

La carriera calcistica di Houseman si esaurisce nei primi anni 80 fra il River Plate ed infine gli Excursionistas,club del cuore per il Loco.

Appena appese le scarpe al chiodo Houseman perse il suo unico ed esile appiglio che lo teneva appeso alla vita e cosi’, affondato dalle spinte dell’alcool, fini’ in estrema poverta’ a chiedere l’elemosina ai semafori adiacenti a Parque Patricios.Quando sua madre mori’non aveva neanche i soldi per seppellirla.L’ex compagno ai tempi dell’Huracan Babington,che nel frattempo era diventato presidente del Club provo’ a tirarlo fuori da quella situazione offrendogli un posto in societa’e rendendo piu’ dignitosi gli ultimi anni di vita del Loco.

Houseman morira’ per un tumore alla lingua a 64 anni.

Houseman nella vita ha divertito se stesso e milioni di tifosi,corridore infaticabile su quella linea di campo che delineava il confine fra il bene e il male.E’ rimasto nel cuore della gente,la sua gente,quella povera del Barrio che non ha mai abbandonato, dove e’nato e dove e’ tornato a finire i suoi giorni da Loco..







Ti e' piaciuto l'articolo?Allora lascia un commento o un like. Ci vediamo alla prossima storia.