Football e Dintorni

Finchè sei zero a zero puoi vincere

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Finchè sei zero a zero puoi vincere

IN ZONA CESARINI

2019-11-04 13:46:20

L’espressione”Zona Cesarini”ha trovato stabilmente collocazione nel gergo dei calciofili,ma non solo.Ormai è consuetudine farne uso in ogni campo.Persino il presidente del Consiglio Conte nel Dicembre 2018 a Palazzo Chigi sulla manovra di governo disse:”Siamo in zona Cesarini”.Ma dove ha origine?

Nasce tutto negli anni’30...

Renato Cesarini era un Italo-argentino che agli albori del ventesimo secolo fa appena in tempo a venire al mondo a Senigallia,che tutta la sua famiglia emigra in Argentina,dove ha inizio la sua carriera  da calciatore.Gioca soprattutto nel Chacharita,la squadra dei becchini.Sono detti i “Funebreros”perché il loro campo è adiacente al più grande cimitero di Buenos Aires.

Ma nel 1929 arriva la chiamata del paese natio e passa alla Juventus con la quale debutta nel 1930.In maglia bianconera vince 5 scudetti partecipando ad un periodo d’oro della squadra piemontese.Cesarini è un titolare inamovibile,segna una cinquantina di reti in 5 anni,meritandosi anche la chiamata della nazionale italiana con cui giocherà 11 partite.

Il secondo protagonista della nostra storia,Eugenio Danese.

Se uno era argentino e faceva il calciatore,l’altro personaggio era nato a Verona e di professione faceva il giornalista,si chiamava Eugenio Danese.Si trasferì a Roma dove divenne anche direttore del Corriere dello Sport.Fu protagonista di diversi aneddoti nel corso della sua carriera come quando il portiere della Lazio Sclavi lo accusò di un articolo denigratorio,lo incontrò e i due se le diedero di santa   ragione,diventando in seguito  all’episodio grandi amici.Danese era anche a Lisbona nel 1949,a seguire il Grande Torino nell’amichevole col Benfica e in seguito ad un contrattempo dopo il match perse l’aereo che poi si schiantò sulla collina di Superga.

Il filo che collega Cesarini a Danese sono 2 partite,disputate a distanza di 3 giorni,nel 1931.La prima di Coppa Internazionale,giocata e decisa da Cesarini,la seconda di campionato commentata da Danese.

Le prime due partite decise in Zona Cesarini

Il 13 Dicembre 1931 si gioca al Filadelfia di Torino la partita fra Italia e Ungheria valida per l’amore Coppa Internazionale.La Coppa Internazionale era una manifestazione  che si giocò nella prima metà del secolo e vedeva protagoniste le squadre dell’Europa Centrale,che allora erano le più forti in circolazione.

Gli azzurri vanno due volte in vantaggio con Libonatti e Orsi ma entrambe le volte sono ripresi dal magiaro Avar.Al novantesimo la partita la decide Cesarini.Non era la prima volta che l’italo argentino segnava negli attimi finali delle partita.

Tre giorni dopo si gioca all’Arena Civica di Milano il confronto fra l’allora Ambrosiana Inter e la Roma che i padroni di casa risolvono con un goal di Visentin al minuto numero 90.Danese commentando quella partita parlò di goal in Zona Cesarini per la prima volta.


“Quando dai il tuo nome ad un pezzetto di tempo forse qualcosa lo hai fatto nella vita”

Così lo scrittore Baricco esprime il suo parere sulla questione dell’ultimo minuto,quegl’attimi iniziati negli’anni 30 e giunti fino ai giorni nostri.Quell’occasione,forse l’ultima che siamo di prenderci la partita o forse qualcos’altro.Il fato che da’un’altra possibilita’ anche quando tutto sembrava finito e allora si che la vittoria è ancora più bella per noi che ci abbiamo creduto sempre.