Flavio Tommasini

Top Founder President

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LICENZIATI I FURBETTI

2019-02-22 11:57:25

Licenziato il dipendente che viene "beccato" a fare shopping durante la fruizione dei permessi previsti dalla nota legge 104.

Questo il principio affermato dalla recente ordinanza n. 4670/2019 della Sezione lavoro della Corte di Cassazione.

Il Supremo consesso ha ribadito un principio consolidato, soggetto a rigide deroghe, secondo il quale il dipendente che viola il rapporto fiduciario con il datore di lavoro, approfittando dei permessi per l'assistenza dei famigliari disabili per farsi gli affari propri, può essere legittimamente licenziato.

Non solo. Questo comportamento può costituire anche ipotesi di truffa ai danni dello Stato, tenuto conto del trattamento economico erogato dall'Ente Previdenziale sul presupposto di un rapporto di assistenza al disabile che viene  a mancare.

La suprema Corte ha anche affermato che l'accertamento del comportamento infedele del dipendente ben può essere accertato tramite agenzie investigative private ed il relativo rapporto può quindi essere utilizzato in giudizio, non essendovi alcuna ragione di tutele della privacy che possa prevalere sull'accertamento del comportamento del dipendente di natura tale da ledere irrimediabilmente il rapporto fiduciario con l'azienda.

In altre pronunce si è anche affermato che i permessi ex legge 104 non impongono necessariamente la presenza costante a fianco del disabile per l'intera durata del permesso, ben potendo quest'ultimo essere utilizzato anche per prestare servizi esterni al malato (spesa e commissioni varie), che tuttavia richiedono una presenza temporale a fianco del malato nell'arco della giornata che el caso all'esame della Cassazione indubbiamente è mancata.