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Carico di lavoro nello sport

2019-08-14 15:48:55

Come misurare il carico di lavoro nello sport.Un approccio scientifico all'aumento della prestazione e alla crescita personale e se sei interessato a questi temi e a come aumentare anche la tua prestazione sul piano dello sport.

L'alta prestazione che sia nello sport o in altre aree della vita, richiede sicuramente una grande dose di

precisione. 


Bisogna essere meticolosi e se parliamo di alta prestazione nello sport, in particolare

in quella che viene chiamata la valutazione dei carichi di lavoro, perché in fondo si tratta di dosaggio.


Il carico di lavoro rappresenta il dosaggio di lavoro a cui stai esponendo il tuo corpo

per ottenere determinati risultati.


Ora, come bisogna essere precisi con i dosaggi per esempio di un farmaco,

è evidente che non si può essere approssimativi

nemmeno con il dosaggio dell'attività fisica che fai,

in particolare se lo scopo è agonistico.


Questo è chiaro a tutti quelli che hanno fatto o fanno sport agonistico

e hanno avuto a che fare con un allenatore che

valutava con precisione appunto i carichi di lavoro.


Carichi di lavoro vanno visti sotto due aspetti però: uno è il carico di lavoro puro,

cioè parametri che riguardano l'allenamento;

l'altro è più correttamente definito come la

risposta dell'organismo al carico di lavoro e questi sono i parametri invece di tipo fisiologico, cioè sono

la lettura, l'analisi della risposta del tuo corpo al dosaggio

di allenamento a cui sei stato esposto.


Ora è noto e se non lo sai te lo ricordo perché è un punto molto importante che

c'è un rapporto molto

delicato tra il volume d'allenamento e l'intensità di allenamento.


Questi sono due parametri che dobbiamo assolutamente

misurare da cui partire per valutare appunto questo discorso dei carichi di lavoro.


Comunque volume e intensità sono sicuramente i due punti di partenza.


Come valutarli? 

Allora il volume è tutto quello che riguarda la quantità di allenamento,

quindi può essere la durata, possano essere i chilometri percorsi,

possono essere il numero di serie, il numero di ripetizioni,

tutto quello che riguarda la quantità dell'allenamento viene definito come volume.


L'intensità dell'allenamento invece è qualcosa che riguarda la qualità di quello che stai facendo,

quindi è la velocità per esempio, la frequenza cardiaca a cui stai andando,

il vantaggio in quegli sport dove si può misurare, i chili alzati se stiamo parlando di palestra, o ancora meglio

l'intensità della contrazione muscolare.

Ecco, tutto questo richiede un grande dettaglio

e mi rendo perfettamente conto che non tutti questi parametri sono facilmente misurabili;

se poi entriamo nell'ottica di misurare anche la risposta fisiologica,

capisci bene che lì la complessità diventa ancora maggiore perché uno dovrebbe avere dei parametri

ematici sulla risposta ormonale.


Allora la proposta che ti faccio è di prendere in considerazione una variabile

che secondo me è molto importante ed è abbastanza

sottovalutata che è la variabile della variabilità (variabile della variabilità non suona tanto bene),

variabilità della frequenza cardiaca, in inglese "heart rate variability", la sigla è HRV.

Perché questo? 


Perché questo è un parametro molto importante ma

sufficientemente facile da gestire per poterlo usare nella

quotidianità. 


Te lo dico in maniera molto semplice, ma si tratta dell'analisi

del ritmo cardiaco per quello che riguarda la regolazione degli intervalli tra un battito e l'altro

e quello che permette di comprendere l'analisi della HRV è

soprattutto l'equilibrio tra i due rami del sistema nervoso autonomo:

il simpatico, quello attivatorio legato allo stress elevato e legato anche allo sforzo fisico e quello

parasimpatico, legato invece al recupero.


Quindi gli strumenti che permettono di misurare l'HRV sono molteplici e anche abbastanza

semplici e comuni: un cardio frequenzimetro di gamma alta ha sicuramente una qualche forma di analisi dell'HRV

e questo sarebbe un punto di partenza molto

utile non tanto per avere o per sostituire quello di cui parlavo prima perché comunque quei parametri che puoi

analizzare, analizzali e prenditi nota di quello, i km, i kg alzati, il numero delle serie,

tutta quella roba lì dovrebbe rientrare nel tuo diario d'allenamento,

ma se ti familiarizzi anche con un parametro come la HRV

avrai anche la possibilità di testarti ogni giorno perché basta un test di qualche minuto per

capire nel complesso se il tuo organismo sta reagendo positivamente

o no all'allenamento.


Qual è lo scopo di tutto questo? Lo scopo ripeto è trovare il dosaggio giusto per te che è una cosa molto

individuale per evitare due problematiche fondamentali: il sotto allenamento, cioè vuol dire allenarsi in maniera

insufficiente e il

sovrallenamento, che forse è un problema ancora peggiore che è quello di allenarsi troppo

e portare un carico di stress al tuo organismo che non

permette poi il miglioramento della prestazione.


Quindi misurare il carico di lavoro nello sport è fondamentale

ed esistono dei parametri che permettono anche di capire come sta rispondendo il tuo organismo

senza dover ricorrere

continuamente a

pratiche più complesse che devono essere gestite da un medico esperto come per esempio gli esami del sangue.

L'HRV è un test che consiglio a tutti gli sportivi seri di

utilizzare per capire l'adattamento del proprio organismo.


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