Sport & Fitness
Carico di lavoro nello sport
Come misurare il carico di lavoro nello sport.Un approccio scientifico all'aumento della prestazione e alla crescita personale e se sei interessato a questi temi e a come aumentare anche la tua prestazione sul piano dello sport.
L'alta prestazione che sia nello sport o in altre aree della vita, richiede sicuramente una grande dose di
precisione.
Bisogna essere meticolosi e se parliamo di alta prestazione nello sport, in particolare
in quella che viene chiamata la valutazione dei carichi di lavoro, perché in fondo si tratta di dosaggio.
Il carico di lavoro rappresenta il dosaggio di lavoro a cui stai esponendo il tuo corpo
per ottenere determinati risultati.
Ora, come bisogna essere precisi con i dosaggi per esempio di un farmaco,
è evidente che non si può essere approssimativi
nemmeno con il dosaggio dell'attività fisica che fai,
in particolare se lo scopo è agonistico.
Questo è chiaro a tutti quelli che hanno fatto o fanno sport agonistico
e hanno avuto a che fare con un allenatore che
valutava con precisione appunto i carichi di lavoro.
Carichi di lavoro vanno visti sotto due aspetti però: uno è il carico di lavoro puro,
cioè parametri che riguardano l'allenamento;
l'altro è più correttamente definito come la
risposta dell'organismo al carico di lavoro e questi sono i parametri invece di tipo fisiologico, cioè sono
la lettura, l'analisi della risposta del tuo corpo al dosaggio
di allenamento a cui sei stato esposto.
Ora è noto e se non lo sai te lo ricordo perché è un punto molto importante che
c'è un rapporto molto
delicato tra il volume d'allenamento e l'intensità di allenamento.
Questi sono due parametri che dobbiamo assolutamente
misurare da cui partire per valutare appunto questo discorso dei carichi di lavoro.
Comunque volume e intensità sono sicuramente i due punti di partenza.
Come valutarli?
Allora il volume è tutto quello che riguarda la quantità di allenamento,
quindi può essere la durata, possano essere i chilometri percorsi,
possono essere il numero di serie, il numero di ripetizioni,
tutto quello che riguarda la quantità dell'allenamento viene definito come volume.
L'intensità dell'allenamento invece è qualcosa che riguarda la qualità di quello che stai facendo,
quindi è la velocità per esempio, la frequenza cardiaca a cui stai andando,
il vantaggio in quegli sport dove si può misurare, i chili alzati se stiamo parlando di palestra, o ancora meglio
l'intensità della contrazione muscolare.
Ecco, tutto questo richiede un grande dettaglio
e mi rendo perfettamente conto che non tutti questi parametri sono facilmente misurabili;
se poi entriamo nell'ottica di misurare anche la risposta fisiologica,
capisci bene che lì la complessità diventa ancora maggiore perché uno dovrebbe avere dei parametri
ematici sulla risposta ormonale.
Allora la proposta che ti faccio è di prendere in considerazione una variabile
che secondo me è molto importante ed è abbastanza
sottovalutata che è la variabile della variabilità (variabile della variabilità non suona tanto bene),
variabilità della frequenza cardiaca, in inglese "heart rate variability", la sigla è HRV.
Perché questo?
Perché questo è un parametro molto importante ma
sufficientemente facile da gestire per poterlo usare nella
quotidianità.
Te lo dico in maniera molto semplice, ma si tratta dell'analisi
del ritmo cardiaco per quello che riguarda la regolazione degli intervalli tra un battito e l'altro
e quello che permette di comprendere l'analisi della HRV è
soprattutto l'equilibrio tra i due rami del sistema nervoso autonomo:
il simpatico, quello attivatorio legato allo stress elevato e legato anche allo sforzo fisico e quello
parasimpatico, legato invece al recupero.
Quindi gli strumenti che permettono di misurare l'HRV sono molteplici e anche abbastanza
semplici e comuni: un cardio frequenzimetro di gamma alta ha sicuramente una qualche forma di analisi dell'HRV
e questo sarebbe un punto di partenza molto
utile non tanto per avere o per sostituire quello di cui parlavo prima perché comunque quei parametri che puoi
analizzare, analizzali e prenditi nota di quello, i km, i kg alzati, il numero delle serie,
tutta quella roba lì dovrebbe rientrare nel tuo diario d'allenamento,
ma se ti familiarizzi anche con un parametro come la HRV
avrai anche la possibilità di testarti ogni giorno perché basta un test di qualche minuto per
capire nel complesso se il tuo organismo sta reagendo positivamente
o no all'allenamento.
Qual è lo scopo di tutto questo? Lo scopo ripeto è trovare il dosaggio giusto per te che è una cosa molto
individuale per evitare due problematiche fondamentali: il sotto allenamento, cioè vuol dire allenarsi in maniera
insufficiente e il
sovrallenamento, che forse è un problema ancora peggiore che è quello di allenarsi troppo
e portare un carico di stress al tuo organismo che non
permette poi il miglioramento della prestazione.
Quindi misurare il carico di lavoro nello sport è fondamentale
ed esistono dei parametri che permettono anche di capire come sta rispondendo il tuo organismo
senza dover ricorrere
continuamente a
pratiche più complesse che devono essere gestite da un medico esperto come per esempio gli esami del sangue.
L'HRV è un test che consiglio a tutti gli sportivi seri di
utilizzare per capire l'adattamento del proprio organismo.