Recensione Lo Specchio Macchiato Dal Tempo

Ho letto Lo Specchio Macchiato Dal Tempo due volte, la prima
volta è stata la curiosità a farmi correre veloce verso il finale, la seconda
per vivere la storia e i suoi personaggi.


Scorre veloce la trama, quasi come in un film, e siamo in un
film. Le vicende delle protagoniste si intrinsecano tra la realtà e la finzione.
Stefania sapientemente mescola le carte portando il lettore a porsi domande.


Via via che leggevo entravo nella parte dei personaggi e del
loro vissuto, mi sono chiesta come faceva a conoscere i miei pensieri, fino a rendermi
conto che non ero io la protagonista, perché le scelte di vita che faranno le
protagoniste o che hanno portato a galla le varie sfumature del presente, colgono
alla sprovvista delle scelte che il lettore (lettrice nel mio caso) ha già
fatto.


Stefania sembra conoscere bene lo stato d’animo delle
persone, le descrive e le ha trasformate con leggerezza e sensibilità portandole
all’attenzione di chi legge.


Romanzo quasi tutto al femminile, l’autrice traccia i
caratteri e la sensibilità con maestria.


Sono andata a spasso
per Milano, una Milano che non conoscevo attraverso gli occhi di Alice, Minnie
e Vittoria, e soprattutto quelli di Stefania che ci trasmette l’amore per la sua città.


Che dirvi se non di leggerlo, il mio consiglio è di
lasciarvi trasportare piano piano, gustandovi la trama senza fretta. A mio
avviso non è un libro da leggere in fretta, ma da dosare, entrare nell’intimità
e nella sensibilità di questa autrice.