Finanza personale

Business & Finanza

Il tuo benessere psicofisico passa (anche) da una migliore gestione delle finanze personali!

2019-09-04 19:36:59

Oggi voglio introdurti il concetto di benessere finanziario a cui tutti noi dovremmo tendere: la vita quotidiana, infatti, può riservarci livelli di stress molto elevati, quindi perché aggiungere altro stress a causa di una gestione distratta o addirittura incauta delle nostre finanze personali?

La gestione delle finanze personali: croce e delizia di noi italiani!


Ebbene si, perché dovete sapere che tra i paesi del G7 l’Italia ed il suo popolo possono “vantare” un primato davvero poco invidiabile in termini di educazione finanziaria: solo il 37% degli italiani, infatti, conosce un minimo di concetti base del mondo della finanza (inflazione, interesse composto, diversificazione del rischio, ecc…)


Questa bassa educazione finanziaria aumenta esponenzialmente la possibilità di incorrere in eventi negativi conseguenti alla cattiva gestione delle finanze personali che - nella migliore delle ipotesi - produce un altissimo livello di stress che va a danno del proprio benessere psico-fisico.


E’ per questo motivo che ritengo utile – nell’ambito di un percorso di crescita personale - spiegarti quali siano le condizioni che dovrebbero essere realizzate al fine di raggiungere un’alta consapevolezza in termini di corretta gestione delle finanze personali e quindi un livello elevato di benessere finanziario.


Ci sono 5 punti intorno ai quali ruota e si realizza il concetto di benessere finanziario, ovvero:


1) capacità di risparmiare sistematicamente, producendo dunque un reddito che risulti superiore alle proprie spese. Laddove nella situazione attuale questa condizione non fosse realizzata, quello che dovrai fare sarà agire o con iniziative finalizzate ad incrementare il tuo reddito (lavoretti extra, incremento delle competenze per ottenere una remunerazione più elevata, ecc…), oppure (o in aggiunta!) agendo sul contenimento delle tue spese, individuando ad esempio quelle non essenziali da poter ridurre più agevolmente;


2) assenza di debiti ad elevato tasso di interesse: in un precedente articolo che ho scritto ho già messo in guardia dai rischi derivanti dall’utilizzo della carta di credito (si pensi in particolare alle carte utilizzate in modalità “revolving”, dove le spese che sosteniamo con la carta vengono poi ripagate a rate ad alto tasso di interesse) e dai finanziamenti legati al credito al consumo (es. acquisto smartphone, divano nuovo, ecc…) persino quando vengono offerti a tasso zero (ma davvero credete che qualcuno presti i soldi gratis? Si accettano commenti e considerazioni!);


3) presenza di un fondo per le emergenze, fondamentale laddove ci trovassimo nostro malgrado a dover sostenere spese impreviste. Si tratta in sostanza di accantonare e tenere liquida - e quindi immediatamente disponibile - una somma di denaro che, prendendo come riferimento il proprio livello di spesa mensile, risulti indicativamente non inferiore a 6 volte tale livello di spesa (es. guadagno 1.800 euro al mese netti e ne spendo mediamente 1.500: il mio fondo per le emergenze sarà pari a 1.500 * 6 = 9.000 euro). Ovviamente il fondo di emergenza va utilizzato solo per coprire spese realmente impreviste: le spese future che sono invece “prevedibili” devono portare ad accantonare mensilmente la somma che dovrò sostenere in modo da procedere all’acquisto senza rischiare di ricorrere ad eventuali forme di finanziamento (e quindi pagare decisamente di più);


4) protezione del proprio reddito e del proprio patrimonio da eventuali perdite: la protezione del capitale umano e quindi del reddito si realizza tipicamente con la sottoscrizione di polizze assicurative che coprano il rischio di premorienza (per lasciare un capitale a favore della propria famiglia al fine di proteggere i progetti futuri anche laddove venisse meno il proprio reddito) ed il rischio di invalidità permanente (per poter ricevere un capitale e/o una rendita vitalizia finalizzata a coprire i maggiori costi e le minori entrate legate alla propria nuova condizione). La protezione del patrimonio da eventuali perdite fa riferimento invece innanzitutto al patrimonio immobiliare, quindi la propria casa, che andrebbe assolutamente assicurata con garanzie idonee essendo molto spesso il bene di più alto valore all’interno del nostro patrimonio complessivo;


5) definizione di un piano per raggiungere i propri obiettivi futuri. Perché il grande vantaggio di riuscire a risparmiare, ovvero di saper vivere al di sotto delle proprie possibilità, è legato alla capacità di realizzare progetti futuri a medio o lungo termine che altrimenti sarebbe difficile o addirittura impossibile conseguire: creare un fondo pensione per integrare la propria pensione pubblica, sostenere i costi per l’università dei propri figli, acquistare una macchina nuova, ecc…

Il benessere finanziario si realizza pienamente quando tutti e 5 i punti sono stati realizzati: in un’ottica di autovalutazione se totalizzi un punteggio inferiore a 3 punti su 5, allora hai davvero la necessità di (ri)prendere in mano la gestione delle tue finanze. Ed in ogni caso se sei fermo a 3 o 4 punti allora complimenti, stai facendo un ottimo lavoro, ma il traguardo non è ancora raggiunto! 😊

In bocca al lupo e se hai qualche dubbio non esitare a chiedere chiarimenti nei commenti!