Acquistando un contratto futures si definisce oggi il prezzo
a cui, a una determinata data futura, si potrà acquistare un certo
sottostante, cioè un bene come il petrolio, un titolo o un indice. Si
acquista un future se si prevede che il prezzo del sottostante aumenterà
prima di quella data, così da poter beneficiare della differenza di
prezzo.
Come dice il nome, il sottostante dei Nasdaq Veles California Water
Index Futures non è l’acqua come commodity, come avviene per i futures
sul petrolio, bensì un indice. Il Nasdaq Veles California Water Index
rappresenta su base settimanale il prezzo riferimento dei diritti
sull’acqua in California, che permettono a chi li detiene di sfruttare
l’acqua di fiumi, laghi o fonti sotterranee. L’indice è basato sulla
media ponderata dei prezzi delle transazioni di tali diritti nei cinque
maggiori bacini di risorse idriche dello Stato. Si tratta di un mercato
di circa $1,1 miliardi.
Non è certo un caso che i primi futures sull’acqua si riferiscano
proprio alla California, dove le alte temperature e i ripetuti incendi
minacciano l’agricoltura in modo sempre più aggressivo, anche a causa
del cambiamento climatico. Acquistando questi futures,
agricoltori, commercianti e municipalità possono coprirsi dagli aumenti
futuri del prezzo dell’acqua, un bene che a causa del cambiamento
climatico, dall’inquinamento e dell’inadeguata gestione è sempre più
scarso.
Proprio il fatto che l’acqua è destinata a scarseggiare
sempre di più nel mondo genera le principali critiche riguardo al
lancio dei futures su questo bene tanto prezioso. Accanto a chi li usa
per coprirsi dagli aumenti di prezzo, c’è infatti chi potrebbe
utilizzarli come qualunque altro futures, cioè come strumento
finanziario per arricchirsi, e magari speculare su quello che le Nazioni
Unite hanno incluso tra i diritti umani universali e fondamentali.
Tuttavia...Cme spera che il contratto future possa servire da subito come strumento di risk management per aiutare comuni, aziende agricole e industrie a proteggersi dai
rischi economici legati alle carenze idriche. Fino ad ora l’acquisto e la vendita dei diritti sull’acqua veniva effettuata solo nel mercato spot, nel quale lo scambio dei prodotti trattati avviene con liquidazione immediata; ciò significa che negli anni di siccità, quando era richiesta più acqua per coltivare raccolti e rifornire le case, gli acquirenti
dovevano affrontare prezzi elevati e molta incertezza. Ora invece potranno scommettere sui contratti futures per compensare cifre più alte che potrebbero dover pagare in una normale transazione. Con il tempo Cme spera che i futures sull’acqua diventino un indice benchmark, un parametro di riferimento in grado di segnalare il livello di allarme sull’acqua a livello globale.
COME CAMBIA IL PREZZO DEGLI ETF GIA' QUOTATI
Gli ETF sulle aziende di forniture idriche sono già presenti in borsa da circa 10 anni e
costituiscono un ottimo investimento, essendo di fatto equiparabili in tutto e
per tutto ad un bene rifugio (come oro e bitcoin). Questo, del resto, è un
concetto ben noto ai lettori del nostro ebook e pertanto non mi ci dilungherò…
Quello che trovo decisamente più interessante, infatti, è tentare di rispondere alla seguente domanda: con la quotazione del future sull’acqua, il prezzo dell’ETF è destinato a scendere o a salire ?
Come sempre, affido la risposta al grafico e prima di salutarvi vi ricordo che potete scoprire GRATUITAMENTE il nostro ebook chiedendo un estratto alla mail: [email protected]