Filippo Scicchitano

Plutocrazia selvaggia, la mercanzia umana...

2020-02-04 08:42:56

Molte scuole di formazione e aziende fanno corsi e discutono sul tema “risorse umane”, a mio avviso quest'argomento ha preso sempre più una forma confusa, concentrandosi sul solo aspetto dell’utilità-lavoratore, trascurando la persona stessa e l’ambito sociale.

L’ uomo, ogni uomo è anzitutto ciò che è:

Oggi ci si scontra con una realtà fatta di uomini-cyborg, ridotti a tale miseria per una serie di motivi facilmente identificabili, con la poca cura verso la persona, giacché ente finito intelligente (quindi che usa l’intelletto, come unità dinamica).

In questo momento più che mai è fondamentale identificare chiaramente la “R.U” facendo luce sull'aspetto tecnico lavorativo, dando alla persona un ruolo definito, collegato all'umano piacere di vivere la sua professione, incoraggiando consapevolezza e responsabilità per sviluppare nel modo più proficuo il lavoratore. Per fare questo servono parecchi "strumenti"... Stimoli, ambiente armonioso, formazione, collaborazione, cultura, rapporti interpersonali di vera fratellanza lavorativa e professionale. 

Tutte queste scelte sono d’importante valore etico, inoltre favoriscono sicuramente i miglioramenti delle aziende stesse. 

Si può fare:

Diventa vitale mettere il lavoratore nella dimensione più appassionante e coinvolgente, per fare in modo che possa esprimere tutte le sue potenzialità e capacità.

In breve c'è bisogno della forma più intensa e seria di filantropia anche nel mondo del lavoro, ma non solo necessitano simpatia e consapevolezza della fondamentale importanza che si trova nella figura della risorsa umana. 

Ogni individuo può avere il suo ruolo lavorativo-operativo, è risaputo quanto può essere appagato nella vita con il sostegno della serenità lavorativa, se questo è portato, al massimo delle capacità possiamo realmente utilizzare il termine lavoratore, diversamente ci riduciamo a fare demagogia, inutile e velenosa. 

Perché non bisogna ignorare un fatto fondamentale: che l’uomo è anzitutto una persona e senza umanità c'è solo sfruttamento.