Filippo Scicchitano

La sconfitta dell'ignoranza: le Olimpiadi che hanno fatto tremare il Terzo Reich

2019-10-05 10:16:33

Berlino 1936 le Olimpiadi si svolgono nella Germania nazista che vuole dimostrare al Mondo la sua superiorità, il trionfo della razza ariana deve essere totale, il Führer esige una vittoria schiacciante, nessuno deve mettere in dubbio la razza superiore, nessuno, tranne un certo Jesse...

Mens sana in corpore sano, le parole dell'atleta:

“Ho sempre amato correre, è qualcosa che puoi fare da solo, unicamente grazie alla tua volontà. Puoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, o contro vento se ne hai voglia, scoprire nuovi luoghi usando solo la forza dei tuoi piedi ed il coraggio dei tuoi polmoni.”
(James Cleveland Owens, 1913– 1980)

La verità di Owens:

Olimpiadi di Berlino 1936 l'afro americano Owens vince 4 ori olimpici e viene premiato come Stella dei Giochi, lo stesso Adolf Hitler rimane colpito dalle prestazione dell'americano e come racconta lo stesso Jesse:

«Dopo essere sceso dal podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il Cancelliere tedesco mi fissò, si alzò e mi salutò agitando la mano. Io feci altrettanto, rispondendo al saluto.»

L' unica volta che Hitler fece la cosa giusta:

La propaganda statunitense sfrutta la vittoria del suo concittadino per screditare il Cancelliere tedesco, i giornali americani si sbizzarrirono nello scrivere falsi articoli dove Hitler indignato afferma che: "non stringerei mai la mano di un negro", e molta altre fake news (termine molto in voga di questi tempi). 

La verità  raccontata dal campione olimpico come letta sopra è ben diversa, il saluto di Hitler per noi è ovvio, naturale, tutte le persone di buon senso avrebbero fatto la stessa cosa e non lo rende migliore, gli da solo un barlume di lucidità, l'ideatore del Terzo Reichcolpevole mi molteplici crimini contro l'umanita, compresa la Shoah resta un mostro, dannato eternamente dalla Storia

Bene cari lettori, torniamo nella Berlino del 1936, pensate che immensa soddisfazione per Mister Owens, vincere in un momento del genere, mentre tutto il Mondo ti osserva... Anche il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels resta totalmente spiazzato e sbalordito, davanti allo Sport che frantuma le barriere razziali, il trionfo del buonsenso e delle vera superiorità, quella intellettuale.

Onorare l'eredità donata da James Cleveland Owens: 

Il grande merito di Jesse è quello di avere fatto tremare violentemente le fondamenta dell' ignoranza razziale, con il suo talento fisico e atletico degno di Sigfrido, sfortunatamente la stupidità hitleriana coinvolgendo l'intera Nazione germanica porterà avanti la demente idea di conquistare il Mondo e tutti sappiamo com'è andata a finire...

Sembra incredibile, eppure nel XXI Secolo esistono ancora decerebrati nostalgici di tempi passati (anche se poi non così lontani) quando l'umanità è sprofondata nel baratro dell'odio, per l'incapacità di tollerare le diversità, che invece danno colore e diversificano in modo unico la nostra specie, infatti l'essere non uguali giova da sempre nei progressi dell'intera umanità, unire le differenze per il bene di tutti è la sola speranza per la sopravvivenza di noi tutti, nessuno escluso.

Lo spreco di energie che andrebbero impiegate per fare del bene: 

Oggi come ieri odiare una persona per la melanina oppure per il suo credo religioso se non per il tipo di amore che vive, è ancora una vergognosa  realtà, sta a noi fare esattamente come Jesse, allenarci, impegnarci e trionfare sul male, portando in alto il vessillo del bene, perché non esistono scuse, ne giustificazioni per tollerare la malignità, essa va combattuta con ogni mezzo a nostra disposizione è un dovere da cives mundi.