Filippo Scicchitano

La legione aurea di Augusto

2019-09-09 12:39:15

Cesare Ottaviano Augusto riforma l'esercito romano basandosi sulla qualità e non sulla quantità, vuole a suo servizio professionisti della guerra, così rinnova brillantemente le forze armate con soldati di professione, stipendiati dallo Stato, essi diventano la punta di diamante dell' Impero romano.

I soldati professionisti di Augusto: la legione aurea

“Augusto Principe della pace, iniziatore di un'era d'ordine e fertilità”. Con queste parole Ottaviano si auto celebra portatore della pax augustea. Il primo Imperatore di Roma genio indiscutibile nell'acquisire consenso, cambia la sua immagine da condottiero militare, in Padre della Patria, eirenophylax custode della pace, delle consuetudini e tradizioni romane.

Sono i dettagli a fare la differenza:

Il Pater Patriae non trascura nessun elemento per rendere la legione aurea perfetta, ogni particolare è curato minuziosamente, la legione non deve e non può avere crepe.

Il reclutamento, chiamato dilectus è il primo passo da superare per entrare nella legione.

Una volta dichiarata abile la recluta riceve il signaculum paragonabile all'odierna piastrina militare.

Segue la probatio esame per valutare l'idoneità al servizio militare, basato sul controllo dei requisiti:

  • Fisici (età tra i 18-30 anni, altezza non inferiore a 1 m e 65 cm), 
  • Mentali (capacità intellettive e cognitive), culturali (obbligo di avere i rudimenti del latino)
  • Giuridici (non essere uno schiavo). 

Il giuramento

Passati 4 mesi dalla probatio la recluta presta il sacramentun: un giuramento di fedeltà alla Patria e a suo Padre Augusto. Il legame sacro ha un valore inestimabile per gli antichi romani, Ottaviano era anche il Pontifex Maximus, le recluta in questo modo è legata per sempre con Il divino imperatore e il suo genio.

Addestramento:

Dopo il giuramento il giovane legionario inizia l'addestramento individuale e collettivo, questa fase lo forma al divenire ingranaggio essenziale, per il perfetto funzionamento della macchina bellica imperiale.

La lunga fase di reclutamento garantisce la qualità e la fedeltà della legione aurea.

Il "posto fisso" garanzia di fedeltà:

Oltre alla sacra devozione Augusto rinforza il legame tra se e l'esercito anche con il denaro, offrendo un salario fisso con l'aggiunta di donativa retribuzioni eccezionali, indennità per le vettovaglie, privilegi fiscali e il praemium militiae una ricca gratifica rilasciata con il congedo.

Gli effettivi:

La Legione aurea è ripartita in 5000 milites, suddivisi in 10 coorti di 3 manipoli e 6 centurie, con eccezione la prima coorte, la cohors millenaria composta da 5 centurie raddoppiate.

La legione conta anche su 300 cavalieri, gli equites

L'Artiglierà comprende: catapulta, onagro, balista e scorpioni.

Ogni legione è accompagnata dagli auxilia truppe di minore prestigio provenienti da tutto l'impero: frombolieri delle Baleari, arcieri cretesi, cavalleria pesante gallo-celtica e cavalieri leggeri mauri-numidi, solitamente questi reparti sono composti tra i 500 e 1000 combattenti. 


Il kit del legionario aureo:

 La panoplia del soldato è composta da elementi eterogenei provenienti dai popoli conquistati e magistralmente riadattati per le forze armate di Roma.

L'elmo detto galea è di stampo gallico, lo scudo rettangolare è di matrice ligure, la lorica posta sopra la tunica è una corazza fatta con lamine di metallo di origine orientale. Legati al balteus, la cintura troviamo il gladio arma iberica e il pugio un coltello multiuso italico, sempre attaccato alla cintola si trova il cingolum, che possiamo definire arma psicologica perché si tratta di pendagli metallici che fanno un “fracasso dell'Ade durante il combattimento”.

Ogni legionario perfetto ha in dotazione almeno due pilum, giavellotti micidiali uno più pesante e uno più leggero, l'origine di questa arma è incerta probabilmente il modello di base è etrusco. 

La calzatura del soldati è la caliga, a differenza di quanto si crede la caliga non è un sandalo, ma ben si uno stivaletto militare di cuoio, la suola è rinforzata da chiodi e borchie metalliche.

Il fiore all'occhiello del kit è lo zaino tattico equipaggiato con il mantello detto sagum, la borraccia nominata lagoena, una gavetta per cuocere il cibo chiamata olulla, l'acciarino, il malleus un martello, la scure, la falx una sorta di falcetto e la pala una vanga leggera. Lo zaino varia di peso dai 30 a 40 kg.

I mirmidoni di Ottaviano:

(Le formichine combattenti dell'imperatore)

La legione aurea è il perno militare e civile per la costruzione dell'impero, i legionari perfetti non solo espando le conquiste di Roma, sono anche costruttori di strade, ponti che civilizzano i territori conquistati.

L'esercito fucina di cittadini romani:

Nei piani di Augusto le forze armate di Roma hanno il compito di romanizzare tutte le province dell'impero.

La diffusione della romanità avviene grazie a regole semplici, per esempio: il fatto che per essere arruolati bisogna conoscere i rudimenti del latino, fa dei legionari una sorta di “maestri” della lingua imperiale.

La loro presenza dalla Britannia all'Arabia permette la rapida diffusione degli usi e costumi di Roma in tutto il mondo conosciuto. 

Sono i dettagli che fanno la differenza, così l'esercito di professionisti ha garantito la pax romana dal 29 a.C. al 180 d.C.