Filippo Scicchitano

Favole antiche, morale attuale (parte VIII)

2020-02-26 08:27:39

Cari Amici & Fans, ecco a voi l'ottavo capitolo delle fiabe di Esopo e Fedro, vi auguro una buona lettura!!! (sempre con la speranza che la Saggezza degli antichi, ispiri la Sapienza dei contemporanei)

I viandanti e il platano:

Un giorno d'estate, quando il sole era alto, due viandanti accaldati e stanchi videro un platano e si sdraiarono alla sua ombra per riposare.
Poi, levato lo sguardo verso il platano, presero a dire che quell'albero così sterile
era inutile agli uomini. Ma l'albero rispose:
<< Ingrati! Mi accusate di essere sterile e inutile,
    mentre ancora state godendo dei miei benefici.>>

Morale:

Anche tra gli uomini ci sono persone modeste alla cui bontà non si presta attenzione,
malgrado facciano del bene al loro prossimo.

(Esopo, 620 a.C.– 564 a.C.)

Il vecchio leone, il cinghiale, il toro e l'asino:

Sfinito dagli anni e abbandonato dalle forze, il leone languiva a terra e covava la sua fine, a vendicarsi contro di lui venne il cinghiale che gli sferrò un fulmineo colpo di zanne. Poi venne il toro che con le corna micidiali trafisse il corpo del suo nemico.
L' asino, non appena vide che la fiera poteva essere aggredita impunemente, lo colpì con un tremendo calcio nella fronte.
Allora il leone, spirando disse :
<<Con amarezza ho sopportato l'assalto di quei forti, ma dopo il tuo colpo, vergogna della natura, mi sembra di morire due volte.>>

Morale:

Chi perde la propria dignità, deve aspettarsi che
anche il più vile, si prenda gioco della sua caduta.

(Fedro, 15 a.C. - 55 d.C.)