Filippo Scicchitano

Favole antiche, morale attuale (parte III)

2019-10-12 07:43:18

Gentili amici e fans, ecco a voi il terzo capitolo delle fiabe di Esopo e Fedro, vi auguro una buona lettura! (nella speranza che la Saggezza degli antichi, ispiri la Sapienza dei contemporanei)

I FIGLI DISCORDI:

I figli di un contadino non andavano d'accordo, ed egli,

per quanto continuasse ad ammonirli, non riusciva a correggerli.

Pensò allora di ricorrere ad un esempio pratico,

e disse loro di portargli un fascio di verghe.

Unì le verghe in un fascio ben stretto,

le consegnò ai figli e ordinò loro di spezzarle,

ma per quanti sforzi facessero non ci riuscirono.

Allora sciolse il fascio e diede loro le verghe una ad una,

e siccome le rompevano senza difficoltà, soggiunse:

<< Così anche voi, figli miei, se sarete uniti,

     non sarete sopraffatti dai nemici,

     ma se litigherete, offrirete loro una facile preda.>>

Morale:

La favola mostra che più grande è la concordia,

maggiore è l'unione e la forza.

(Esopo, 620 a.C. - 560 a. C.)

IL LUPO E L'AGNELLO:

Lungo la riva di un ruscello sono venuti a bere il lupo

e molto più a valle un agnello: eccellente pasto per il predatore.

Il lupo volle fare l'offeso:

<< Perché mi hai intorbidito l'acqua mentre bevevo ? >>

E l'agnello tutto timoroso:

<< Ma, scusami tanto,

     come è possibile se l'acqua che bevo scorre giù da te? >>

La cosa è fin troppo evidente; ma il lupo riprende:

<< Sei mesi fa hai parlato male di me! >>

<< Veramente allora non ero ancora nato. >>

<< Perdinci! Allora è stato tuo padre! >>

E lo afferra e lo sbrana.

Morale:

Chi è più forte vuole avere tutto, anche la ragione. 

I più piccoli non si alleino con i grandi perché 

prima o poi ne subiranno le conseguenze.

(Fedro, 15 a.C. - 55 d.C.)