⭕ QUANDO HO VOGLIA DI INSULTI. (by F.Cotza)

Basta scrivere un post in cui spiego i motivi per cui lavorare costantemente più di 14 ore al giorno è una patologia (che andrebbe curata), oppure i benefici che ha portato a me (anche economicamente) ridurre drasticamente il tempo dedicato alla professione.

I più arrabbiati sono quelli che affermano che ciascuno è libero di vivere come gli pare ed io non ho il diritto di giudicarli.
Vero, infatti io non giudico le persone. Metto in discussione il mito del duro lavoro e l’associazione mentale “imprenditore stakanovista = persona meritevole di stima”.

Inoltre se ciascuno è libero di fare quello che vuole dovremmo anche smettere di biasimare chi fa uso di stupefacenti. Perché la situazione è la stessa (sì, il lavoro può essere una droga pesante).

Poi ci sono quelli del “ci sono già troppi fancazzisti in giro, non c’è bisogno che li inciti a fare ancora meno”.
Come se lavorare il giusto, in maniera intelligente, senza sprechi dovuti a follie disorganizzative e con una sana pianificazione significasse “cazzeggiare”. 
Cioè la perfetta inversione delle cose.
Chi passa troppe ore al lavoro spesso lo fa perché lavora male, non perché ottiene tanti risultati. E come sopperisce a questo? Aumentando le ore di lavoro, mi sembra logico! 😄

La schiavitù coatta è finita da un po’, ma è stata semplicemente sostituita da una forma di schiavitù più raffinata: quella autoimposta. E quando tenti di liberarli dai loro carcerieri (ovvero dalle loro idee distorte) si ribellano e ti attaccano come se fossi tu il tuo Nemico. 

 

📍Ecco, oggi è uno di quei giorni in cui ho voglia di essere insultato. 😆

Qui virtualmente oppure, se preferite, dal vivo stasera a Bologna, all’incontro Tolktolk. Come essere un imprenditore sovversivo.
Mi raccomando, non deludetemi!