Falconieri Di Eleonorae

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La Falconeria e le sue applicazioni

2019-08-20 10:57:29

Breve articolo su come la Falconeria è arrivata in Italia e si è evoluta, incontrando anche, qualche piccolo ostacolo.

Prima di parlare di BirdControl mi pare doveroso spendere qualche riga per quanto riguarda le origini di questa Nobile Arte. Pare che abbia origine nel centro dell’Asia intorno al 2000 a.C. per poi estendersi in Giappone, India, Persia per poi raggiungere l’Europa. Si dice che sia nata presso i pastori nomadi che portavano al pascolo le greggi e all’avanzare di esse facevano alzare in volo gli uccelli posati nel terreno, e capitava che questi notassero dei falchi seguire le loro greggi e che si lanciassero all’attacco sugli uccelli che si levavano in volo. Notato ciò, qualcuno pensò di catturare un falco per addestrarlo e poter cacciare assieme a lui. In Italia la Falconeria arrivò da due diverse direzioni: una araba che partendo dalla Sicilia proseguì verso Nord, e una normanna che si instaurò partendo dai popoli longobardi, emiliani, toscani fino ai siculi. Nel Medioevo la Falconeria era un elemento fondamentale nell’educazione di un nobile, questi andavano alle dipendenze dei più esperti falconieri per apprendere tale arte. Furono diversi i trattati che parlano di falconeria, tra questi, tenuto ancora in considerazione da tutti i falconieri, spicca il “De Arte Venandi cum Avibus” scritto da Federico II di Svevia tra il 1240 e il 1250; un altro trattato molto importante è lo “Sforzino” scritto da Francesco Sforzino da Carcano nel 1568; un altro manoscritto di rilievo per la falconeria, ma anche per la tradizione sarda è la “Carta de Logu”, scritto dalla Giudichessa Eleonora d’Arborea, questo proibiva a chiunque di impossessarsi di rapaci, siano essi nidiacei o adulti: “Costituiamo ed ordiniamo che alcun uomo non debba cavar Astore né falcone dal nido….” Cosi recitava il capitolo 87 della “Carta de Logu”. Nel XVII secolo con l’avvento delle armi da fuoco la falconeria andò in declino, sopravvisse grazie ad alcuni appassionati che la resero un’antica arte da proteggere e salvaguardare. Oggi la Falconeria si è evoluta, i metodi di addestramento sono rimasti pressappoco quelli del medioevo, ma le leggi che salvaguardano e proteggono i rapaci sono cambiate. La convenzione di Washington regolamenta l’importazione di specie vegetali e animali in via di estinzione; questo ha dato vita al certificato CITES (Convenzione sul commercio internazionale della specie di fauna e flora selvatiche in pericolo) che certifica la nascita in cattività, da almeno due generazioni, dell’animale. L’animale acquistato deve avere un anello inamovibile sul tarso, dove sono incisi dei numeri in sequenza uguali a quelli riportati sul CITES. In Italia la pratica della Falconeria è tutelata dalla legge 157/92, tale legge dice che per poter esercitare la falconeria in territorio nazionale è indispensabile avere regolare licenza di caccia.

Oggi, oltre alla Falconeria classica (cioè la caccia col falco) si utilizza tale pratica per risolvere il problema dei volatili infestanti, ad esempio, in aeroporti, discariche e centri storici. Questo metodo si chiama Bird-Control e sfrutta l’innata paura che le specie infestanti (piccioni, tordi, gabbiani, cornacchie e altri) hanno nei confronti dei rapaci. Questi volatili se non allontanati potrebbero provocare diversi danni, come ad esempio il fenomeno del risucchio di uccelli nei motori degli aerei (Bird Strike). Questa pratica trova impiego anche nelle discariche dove c’è la presenza di gabbiani e corvi; oppure negli ospedali o nei centri storici, che sono territorio di conquista dei piccioni, che con i loro escrementi sporcano statue e altri monumenti.

La Falconeria, inoltre, trova spazio per quanto riguarda rievocazioni storiche o rappresentazioni moderne di falconeria. Nelle rievocazioni il falconiere è diventato una figura di spicco ben accolta dal pubblico. Compito importante del falconiere revocatore è quello di aver bene in mente il periodo storico che vuole rievocare, in modo da poter essere munito dei giusti abiti e dei giusti animali. 

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