Fabiola Berardi

io e il mio DCA

2018-10-15 08:26:54

Purtroppo questo spesso è un argomento tabù, la gente si copre gli occhi per non sapere quando in realtà in Italia sono circa 3 milioni le persone coinvolte , 95,1% donne e 4,9% uomini. La realtà è che forse stare in silenzio non è la cosa giusta.

DCA che cos'è?

Per chiunque non lo sapesse la sigla DCA sta a indicare i  Disturbi del Comportamento Alimentare.

Lo so , sono argomenti non piacevoli a cui a volte non si attribuisce molta importanza, a volte si ha la convinzione  che la persona coinvolta oltre ad essere causa del proprio male lo faccia solo per un motivo puramente estetico.

Vi assicuro che non è assolutamente cosi, nella maggior parte dei casi c'è un rapporto psicofisico ed emotivo .

I Disturbi del Comportamento Alimentare comprendono qualsiasi condizione in cui sia presente il cibo, a partire da un controllo eccessivo delle calorie e del cibo ingerito fino al rifiuto del cibo stesso.

Anoressia, Bulimia e Obesita ; se voleste fare uno schema sono le tre categorie principali ma alla fine come in ogni cosa ci sono milioni di sfumature, a volte piu lievi e meno durature e a volte totalmente al contrario, estreme e continuative.

emozioni e il ruolo nel DCA

Nelle nostre giornate utiliziamo spesso il termine EMOZIONE ignorando spesso la potenza e la forza di questa parola.

Le Emozioni condizionano fortemente il nostro umore,le nostre scelte ma soprattutto il nostro comportamento. Sono componenti della nostra vita psichica dai primissimi anni di vita.

Come già detto le emozioni influenzano fortemente la nostra mente, parlando di disturbi alimentari sono ormai ampiamente riconosciuti, e accettati, come forti attivatori di questo comportamento. Il rapporto che c'è tra i Disturbi Alimentari e emozioni, è proprio la regolazione emotiva, cioè la capacità della persona a stare dentro la situazione emotiva e non fuggire ( cosa non facile vero?).

Insomma alla fine di tutto il significato è uno solo, una persona che sa regolare le proprie emozioni riuscirà ad affrontare, sperimentare e tollerare sia emozioni negative che positive.

Ma le persone con DCA hanno un modo completamente diverso di affrontare e approcciarsi alle emozioni. In questo caso le emozioni prendono il sopravvento, diventano qualcosa al di fuori della propria portata e non controllabile, mentre il cibo da un pieno controllo sul corpo e quindi sull'emotività.

Spesso le  emozioni negative sono molto intense e non possono essere comprese, accettate e quindi regolate in modo consono alla situazione. Se alcune persone riescono ad individuare e associare controllo del cibo a situazioni stressanti o ansiogene.

Perciò tendenzialmente i Disturbi Alimentari sono causati molto spesso da un sovraccarico emotivo, che diventa ingestibile e tu cerchi di essere forte a volte troppo forte per poi cercare una via di scarico.

Io e Lui

  • Spesso le  emozioni negative sono molto intense e non possono essere "comprese, accettate e quindi regolate in modo consono alla situazione. Se alcune persone riescono ad individuare e associare controllo del cibo a situazioni stressanti o ansiogene."

Questa frase descrive pienamente la mia storia, ok va bene forse è un po corta ma vi assicuro che li in quelle tre righe e mezzo c'è tutto.

Spesso sul mio profilo instagram faccio piccoli video e/o dirette dove accenno a questo argomento, e no non lo faccio perché voglio attenzione, dell'attenzione non me ne faccio nulla, mi piacerebbe solo poter sensibilizzare amici, conoscenti e coetanei su questo argomento.

Semplicemente racconto la mia storia in modo che qualcuno magari riesca a non commettere l'errore che ho fatto io o magari addirittura riesca a trovare la forza che ho trovato io per chiedere aiuto.

" ciao per chi non mi conoscesse sono Fabiola oggi ho 24 anni , sono una sportiva , giocatrice di hockey da quando ne ho memoria e un ex atleta nazionale,

nel 2016 ho giocato il mio quarto ed ultimo mondiale e da li è iniziato tutto".

La realtà e che sono sempre stata troppo buona, troppo ingenua e troppo sensibile, caratteristiche ammirevoli e che molti invidiano ma la realtà e che tutta questa bonta dopo un pò ti spezza. Impari a dare tutto agli altri e non tenere niente, metti il resto prima di te , non reagisci e accumuli , fino a una certa età sei anche in grado di " dimenticare" ma poi tutto torna indietro come un boomerang lanciato troppo forte.

Quindi tutte le emozioni, gli anni di bullismo perché ero cicciottella , il dover dimostrare sempre nello sport che eri li non perché figlia degli allenatori ma per le tue qualità  ha portato ad un processo di accumulo di emozioni di nervoso e di sensazioni negative. Alzavo sempre ogni volta l'asticella dovevo sempre dimostrare qualcosa a qualcuno , mi rendevo conto che stavo perdendo il controllo.

Cosi ho iniziato a controllare il cibo e la cosa mi appagava.

Ma le cose sono andate peggiorando pesavo 65 chili ero sorridente e avevo un ragazzo che amavo. 

Ma non sempre è tutto facile e qualsiasi piccola condizione emotiva da quel momento mi portava a controllare ancora di più il cibo, non voglio tirarla alla lunga ci sarebbe da scrivere un papiro.

Ma il succo è questo in quell'anno la vita mi ha messo di fronte ad accettare delle situazioni e delle emozioni che non sono riuscita a metabolizzare.

Sono passata da avere totale controllo sul cibo a uno stato di bulimia, il tutto è durato circa un anno e mezzo, fino a che un giorno guardandomi allo specchio non mi sono più riconosciuta, avevo gli occhi spenti, la pelle assomigliava a uno strato di carta velina ed ero pelle e ossa , tutta la mia massa muscolare era ormai inesistente, la luce che aveva sempre brillato in me si era spenta e io stavo letteralmente sparendo , non solo fisicamente ma anche caratterialmente.

Questo era quello che i miei occhi riflesso nello specchio ma la mia testa continuava a dirmi che ero enorme che cosi non andavo bene.

L'unica cosa che in quel momento sono riuscita a fare è stato piangere, ho fatto un intero giorno a piangere. Ho chiesto aiuto alle persone a me vicine, da quel giorno ho voluto cambiare rotta , prendere di nuovo in mano le redini , capire come comportarmi e come aiutarmi perché nessuno al di fuori di me lo avrebbe fatto. 

E' stato un percorso lungo , anzi lo è tutt'ora , perché chi ha sofferto di DCA non smettera mai di lottare, a differenza delle droghe o dell'alcool il cibo è una cosa che devi affrontare tutti i giorni per sopravvivere.

A te che stai leggendo e che magari ti rivedi in questa breve storia non mollare, lotta, amati e non preoccuparti se parlando con le persone di quanto ti è successo non capiranno, perché chi non ci è passato non riuscirà a trovare empatia in questa situazione.

Come ho detto prima non  ho scritto tutto questo per avere attenzione o commiserazione, ma per un semplice motivo, io sono stata fortunata in questa situazione, io ho avuto la forza di chiedere aiuto , ho avuto la forza per imparare dai i miei errori invece di ignorarli, ho avuto la forza di accettare quello che è successo e parlarne apertamente ( vi assicuro che parare di una cosa che ti ha fatto soffrire e contro la quale combatti non è facile).

Vi chiedo solo una cosa non arrendetevi, chiedete aiuto, se anche voi state passando un momento cosi , non lasciate che vi porti via ma reagite, non per gli altri ma per voi , voi che siete importanti, voi che siete unici.