BENE O MALE: IL GIOCO DELLA VITA CHE NON FA SCONTI A NESSUNO

BENE O MALE

Così il male, che conosceva molto il bene per averlo sempre diffuso, decise in accordo con il bene stesso, di iniziare un gioco e siccome coinvolgeva entrambi decisero di chiamarlo il ''gioco della dualità'' in cui l'uno inseguiva l'altro e viceversa e tutti coloro che ne sarebbero stati coinvolti avrebbero dovuto scoprire chi inseguiva chi e perché. 

Dato che entrambi conoscevano il valore del bene, stabilirono di lasciare al libero arbitrio di chi era coinvolto l'onere delle scelte e delle azioni da compiere, così che ognuno potesse sentirsi ''libero'' da vincoli e decidere di volta in volta se scegliere il bene o il male.

Solo così tutti avrebbero potuto progredire, in quanto credendo di poter avere delle conquiste da fare, ciascuno fosse stimolato ad iniziare la sua ricerca.

Nel gioco bene e male davano il loro meglio affinché coloro che venivano sopraffatti potessero alla fine arrendersi e rinascere nel bene infinito vincendo così il gioco.

Molti giochi sono stati fatti, e da lì il detto ''i giochi sono fatti'';

molte partite sono state giocate con vincitori e vinti e molte se ne giocheranno, ma solo chi si lascia sopraffare è il vero vincitore del gioco.

Longchen