Il Simbolo

 che se ne avvale in pienezza, essendo la Massoneria chiamata a trasmettere conoscenze concernenti realtà trascendenti, che vanno oltre la mera esperienza materiale.
Il Simbolo a un primo livello si può interpretare come riferimento concreto e sensibile di una realtà metafisica sovrasensibile. È possibile affermare quindi, approfondendo il significato di questa definizione, che il magistero Massonico viene fondamentalmente comunicato attraverso i Simboli, allo scopo di condurre progressivamente l’Iniziato a prendere consapevolezza della propria essenza trascendente.
Il Simbolo pertanto, da tale punto di vista, diventa la chiave di volta che sta alla base dello sviluppo della Conoscenza Iniziatica, rivelandosi progressivamente a colui/colei che intraprende e fa il percorso esoterico, ma impedendo nel contempo al "profano" di penetrarne i significati. Per questo è possibile affermare che il metodo di trasmissione iniziatica della Conoscenza, è impregnato, seppure non esclusivamente, sui simboli.

Il termine "Simbolo" deriva dal verbo greco "symbállō", che significa "metto insieme",  riunendo la porzione esteriore visibile con quella invisibile, consentendo, a partire dall'esperienza sensibile che lo stesso suscita, di pervenire a quella soprasensibile dell'entità metafisica alla quale si riferisce.
Per ogni ulteriore approfondimento rinvio ai lavori di studiosi sicuramente più qualificati di chi vi scrive, come Renè Guénon, che nel suo “Simboli della Scienza Sacra”, come in tanti altri libri, prende per mano il lettore conducendolo a penetrare il significato più intimo del simbolismo e dei simboli utilizzati negli Ordini Massonici Tradizionali. Per quanto mi riguarda, scopo principale di questa mia riflessione è unicamente quello di evidenziare in linea generale cosa sia il Simbolo e quale sia l’importanza che esso riveste nel contesto dell'Operatività Massonica.
©Carlo Pili Fr . ' .

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Il nodo ha rivestito sempre una grande importanza. Per gli Egizi, il nodo era segno di vita, il Nodo di Iside era simbolo di immortalità e dell’amore divino. La corda, come la catena, rappresentava per gli egizi l’unione e la separazione. Buddha insegna che "disfare i nodi del cuore" è il processo che porta alla liberazione, alla elevazione dell’essere, il passaggio ad uno stato superiore. II Nodo simbolicamente rappresenta lo stretto legame che unisce le creature con il Creatore, la natura con la divinità.
Il nodo d’amore, è un nodo allargato a forma di infinito, le cui estremità attraversano il centro ed escono ai due lati della base; la sua forma mette in evidenza la facilità di scioglimento, ma anche la sua resistenza alla trazione, sono l’immagine dell’unione fraterna che lega con una catena indissolubile. 🌿🌿🌿