Realizzare il Sé

Risvegliarsi significa conoscere Sé stessi.

Chi sperimenta la beatitudine  profonda del Sé (non invischiata nei vecchi schemi), non può far altro che agire attraverso quella grazia naturale, divenendo per il mondo amore in movimento.

Ci sono due tipi di situazioni. 

Al primo tipo appartengono tutte quelle situazioni che si verificano senza che siamo attivamente consapevoli dei motivi che le hanno provocate, e questo dipende dagli strascichi energetici di situazioni precedenti. 

Stiamo parlando delle situazioni che ritornano a noi sotto forma di esperienze da azioni compiute nel passato. 

Conosciamo già questo complesso di azione/reazione come karma.

Ogni azione produce una vibrazione che si manifesta poi con un effetto relativo a quel tipo di movimento vibratorio. 

Il secondo tipo di situazioni è invece determinato dalla nostra volontà.

Quando siamo consapevoli della nostra natura superiore e viviamo da quell’angolatura, lentamente ma con sempre maggior intensità, l’intero nostro complesso energetico si innalza verso la sfera del reale, l’intuizione e la saggezza si acuiscono e da questa percezione sgorga la comprensione. 

Diventiamo osservatori del flusso della vita. 

Allora il nostro mondo, la nostra esistenza assumono un profondo significato e divengono per noi stimolo costante verso il miglioramento.

In questo stato di coscienza  non siamo più soggetti inconsapevoli dei ritorni karmici delle nostre azioni precedenti, ma siamo capaci di determinare il flusso della nostra esistenza a partire da una più alta percezione e consapevolezza.

I nostri processi di pensiero rivelano la qualità della nostra energia. Ciò che stiamo emanando produce la nostra realtà.

I nostri pensieri emanano invisibili geometrie dalle quali si sprigionano onde di forma che influenzano la nostra realtà.

Impariamo ad esserne consapevoli e ad equilibrarle.

E’ pur sempre vero che non siamo realmente i nostri pensieri ad un più alto livello, ma l’osservazione di questi può condurci a risalire alla nostra vera essenza al di là della mente, così come seguendo il filo si può raggiungere la matassa.

La vita sulla Terra consiste nel raggiungere la comprensione di chi siamo imparando ad osservare. 

Osserviamo attentamente e con imparzialità, senza concederci attenuanti, come la nostra vita sta procedendo.  Che tipo di energia si manifesta nelle nostre esistenze?  Che tipo di rapporti intratteniamo e quali persone attiriamo nella nostra vita? Quali sono le dinamiche ricorrenti, quali episodi tipo si verificano con più assiduità? 

Rispondendo a queste domande possiamo arrivare a comprendere il tipo di energia che stiamo emanando.

Non può esserci nessun modo migliore per giungere alla comprensione di quanto la nostra realtà sia il risultato delle nostre proiezioni.

Ogni passo del nostro processo di elevazione  è un grande passo per tutta l’umanità.

Chi illumina se stesso illumina il mondo. Offriamoci al servizio di questo processo. 

(Sennar Karu – da “Osservare, Riconoscere e Trasformare la zavorra personale”)

Immagine: Dipinto di Michael Folón