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La Luce đđđ
In Massoneria la Luce, o piuttosto la ricerca della Luce, svolge un ruolo propulsivo. LâApprendista la riceve simbolicamente al momento della sua iniziazione e, durante la sua intera vita, dovrĂ farla fruttificare in sĂ© stesso per proiettarla allâesterno e per farne tesoro nella sua vita profanađż
Lâidea di Luce
La nozione di luce figura in numerosi testi sacri. In alcuni settori del mondo profano si ritrova questa idea di luce, utilizzata a dei fini che gli sono propri.
La luce e la ricerca della luce, nelle sue espressioni reali e spirituali, hanno sempre affascinato lâumanità. Sia da un punto di vista scientifico che religioso, la luce è allâorigine della vita: si può costatare che la sua presenza è assolutamente necessaria per la vita sulla terra. Grazie alla propagazione della luce attraverso il sole, ogni essere vivente può nascere e crescere, quindi esistere. Nel Vecchio Testamento, prima ancora di creare lâuomo, Dio divide il cosmo in luce e tenebre. âDio disse: sia fatta la luce. E la luce fu fatta. E Dio vide, che la luce era buona: divise la luce dalle tenebre. E la luce nominò giorno, e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.â (Genesi 1,3). Ovunque presente come simbolo della massima espressione delle energie positive, proveremo a restringere il nostro discorso definendo la luce attraverso una sua possibile antitesi, ovvero lâombra. Ho ritenuto necessario affrontare il tema âluce e ombreâ considerati da varie angolature: quelle della massoneria, della psicologia e del buddismo Zen. Non va però dimenticato che lâidea di luce appare anche nella Storia: un secolo intero è stato descritto come âilluminatoâ, il â700. Partendo delle tenebre dellâignoranza e della superstizione, lâEuropa intera ha fatto appello ai âlumiâ della ragione, della cultura e delle scienze per trovare accesso ad un ordine superiore della realtà, una nuova razionalità staccata da tutti i legami con una religione che aveva fin lì implicato una serie di rapporti sociali determinati dal potere, dalla sopraffazione operata da parte dei potenti sulle classi meno abbienti. La Massoneria, figlia dellâilluminismo ed intesa come movimento liberatorio, costituisce un esempio eccellente della ricerca della luce.
La Luce in Massoneria
Come detto, in Massoneria la Luce o, piuttosto la ricerca della Luce, svolge un ruolo propulsivo a partire dalla Iniziazione del neofita. Lâuscita dal Gabinetto di Riflessione dà inizio alla rinascita dellâApprendista verso la Luce che egli chiede entrando in Massoneria. Una volta che gli verrà tolta la benda egli vedrà che la luce simbolizza lâuscita della materia prima, del caos, dellâessere primordiale. Lâombra ci obbliga ad affrontare ciò che non amiamo, ciò che rigettiamo e rifiutiamo di vedere. E anche il riflesso dei nostri incubi e paure. Affrontarla significa quindi fare un passo verso la guarigione in quanto la consideriamo come malattia. Lâesperienza fatta nel Gabinetto di Riflessione ci fa immergere nel nostro lato oscuro, animandoci a riflettere sui valori profondi dellâuomo, anche attraverso la redazione del nostro âtestamentoâ, simbolo della morte profana e rinascita alla luce.
La Luce nel Buddismo Zen
In questo senso, Jung va nella stessa direzione del buddismo, segnatamente dove il Satori â termine che significa rendersi conto in giapponese â ripresenta il risveglio, il diventare saggio o illuminato. Satori va oltre il nostro pensiero dualista (luce â ombra, bene â male ecc.) perché nellâesperienza del Satori non esistono più i contrari: non ci sono più differenze tra colui che osserva e lâoggetto osservato. Diventano uno, così come le sponde fanno un tuttâuno con le onde del mare! Satori non è un processo intellettuale. Per raggiungere questâilluminazione, è necessario che il soggetto percepisca lâimportanza di cambiare il suo rapporto con il mondo, sbarazzarsi dellâapproccio analitico per un approccio spontaneo e trascendentale. Prendiamo lâesempio del tiro allâarco per capire meglio di cosa parliamo: la coscienza dellâazione dellâarciere lo disturberebbe nella sua coordinazione. Per raggiungere il centro del bersaglio, deve padroneggiare incoscientemente lâarte di manipolare arco e frecce. âSatori, in termini psicologici,è un oltre i confini dellâIo. Da un punto di vista logico è scorgere la sintesi dellâaffermazione e della negazione, in termini metafisici è afferrare intuitivamente che lâessere è il divenire e il divenire è lâessere. » (Daisetz T. Suzuki, dallâintroduzione del libro Lo zen e il tiro con lâarco). Se nel Vecchio Testamento, si oppongono due principi: luce e tenebre, lâoscurità è il punto di partenza del Massone verso la luce, sua rinascita. Portando lâombra alla luce, lâuomo diventa individuo, secondo Jung però attraverso lâesperienza del Satori, lâuomo supera il limite della sua coscienza individuale e raggiunge quella cosmica.
CONCLUSIONI
Per me, la luce rispecchia il cammino dellâuomo verso la sua verità, indipendentemente della sua religione, cultura o epoca. Vivere nella luce, in altri termini, corrisponde a spostare (o, addirittura, ad eliminare) quelle zone dâombra che si annidano dentro di noi, che ci obbligano spesso a mentire a noi stessi, che ci mettono in colpa e che, non da ultimo, irrigidiscono il nostro ego. Utilizzare, ad esempio, formule quali⊠âio sono questo, ma non sono quello!â costituisce, purtroppo e troppo spesso, la chiave dâaccesso che sfocia necessariamente nel crudo giudizio verso i nostri simili. Laddove, invece, il percorso massonico corrisponde ad una ricerca della luce â così come ci insegna la filosofia Zen e la psicoanalisi Jungiana â è allora opportuno procedere sistematicamente e con coraggio allâanalisi di sé stessi, per avvicinarsi il più possibile alla consapevolezza ed arrivare a concepire che âŠâsi può essere questo, ma anche quello!â - FR:. CARLO PILI