Tra le tante cose che mi hanno colpito desidero in questa sede sottolinearne una in particolare, che mi sembra particolarmente attuale con i giorni nostri: quando il grande filosofo ateniese osserva come "la radice di tutto il male", ovvero il male assoluto, discenda dalla "ignoranza sfacciata" che è ben diversa da quella di chi semplicemente si limita a "ignorare", (che anzi in quanto tale potrebbe essere di positivo incentivo alla conoscenza e all'approfondimento).
In buona sostanza da un lato esiste l'gnorante che prendendone consapevolezza si impegna e lavora per non esserlo più; mentre da un altro si erge la figura dell'ignorante strafottente che ne gode, e che nel contempo detesta coloro che lavorano per avvicinarsi con fatica, sacrifici e sofferenza alla luce della Conoscenza.
Questa è l'origine di tutto il male ai tempi di Platone come ai giorni nostri.
Ma allora quale può essere l'origine di tutto il Bene?
La mia risposta è l'Amore incondizionato e nel contempo umile per la Verità, da intendersi coincidente NON con tutto quello che può sembrare "esatto", ma bensì, come lo stesso Platone insegna, con la Bellezza, la Saggezza e la Forza 🌿🌿🌿
©Carlo Pili