ALIMENTAZIONE EMOTIVA il mio punto di vista - Prima Parte

Alimentazione emotiva il mio punto di vista

Siamo nel 2019 e l’alimentazione è l’argomento preponderante in tutti gli ambiti della nostra vita. Televisione, giornali, riviste , lavoro, incontri conviviali portano con loro enormi quantità di informazioni sul modo corretto o meno di affrontare il rapporto con il cibo. 

Purtroppo ai giorni nostri l’individuo usa il cibo non come un alleato ma come un nemico.  Siamo tartassati dalle diete che promettono miracoli per rientrare in vestiti dismessi da tempo, non accorgendoci che il vero alleato della forma fisica è il benessere psicologico. Un insieme di emozioni positive che innescano nell’individuo la voglia di trattarsi bene mangiando bene e seguendo uno stile di vita corretto. 

Il messaggio errato della società odierna è quello di nutrirsi per essere magri e in forma fisica anziché quello di nutrirsi per essere in salute e godersi ciò che la vita ci dona. 

Bisognerebbe incrementare la formazione delle persone su tutti i benefici che provengono da uno stile di vita sano. In questo modo non si guarderebbe più alla parola dieta come a un incubo da cui scappare ma a un’amica che collabora con noi , permettendoci di raggiungere un equilibrio psicofisico con il quale tutto è possibile: sorridere alla vita, sentirsi forti, lucidi, sicuri di se, sani, calmi, giovani, atletici, sereni, belli dentro e perché no belli fuori. 

Sin da piccola, ho avuto un rapporto molto stretto con l’alimentazione. Mi piaceva questa materia,  adoravo capire come l’essere umano potesse trarre benefici diversi mangiando cibi diversi.   Terminate le superiori decisi di iscrivermi alla facoltà di “Dietologia e Dietetica Applicata “ di Padova. Non avevo in mente alternative.  

Avevo un unico obiettivo, diventare dietologa (sarebbe stato meglio nutrizionista – ma l’Università era a Milano e a quel tempo mi sembrava un impegno economico troppo grande – ora penso che sarebbe stata la cosa giusta – ma con il senno di poi tutto è più logico ) e spiegare alle persone come migliorarsi con un ingrediente disponibile a tutti e da pochi usato. 

CONTINUA.....