Enzo De Giorgi

Nessun uomo è un uomo qualunque

2018-11-07 21:07:00

Il Ribelle. Il più grande atto sovversivo del nostro "non eroe" è l'aver disobbedito all'ordine di un superiore durante il servizio militare (in aeronautica a Pisa) sdraiandosi all'ombra di una pala anziché usarla per lavorare al sole.

In occasione di "Innervision" - La Mostra,
Trepuzzi, 6-7 ottobre 2018

Le mie "finestre pittoriche" si aprono spesso su storie "Lolliane, l'ho sempre fatto, già vent'anni prima del "Grande Freddo". In questa occasione presento per la prima volta il trittico "Nessun uomo è un uomo qualunque", tre tele realizzate su commissione e incentrate sulla grandezza dei piccoli sogni, delle piccole arti e delle piccole ribellioni di un "non-eroe".

Nessun uomo è un uomo qualunque
Claudio Lolli

Nessun uomo è un uomo qualunque
la sua valigia può essere piena
di un regalo rubato in fretta
di una rosa da portare a cena
a una moglie, a una donna che aspetta

Nessun uomo è un uomo qualunque
la sua valigia può essere piena
di un pigiama portato in galera
di una giacca voltata due volte
libertà e povertà in una sera

Nessun uomo è un uomo qualunque
la sua vita può essere piena
di un dolore che gli brucia il petto
e che gli fa piegare la schiena
di un dolore che noi gli dobbiamo pagare in rispetto.

Nessun uomo è un uomo qualunque
la sua testa può essere piena
del ricordo di un sogno da dire
quei pensieri che non servono a niente
ma si baciano un po' l'avvenire.

Nessun uomo è un uomo qualunque
la sua vita può essere piena
di un respiro che gli fotte il petto
e gli fa indolenzire la schiena
del silenzio del mondo che compie un delitto perfetto.

Nessun uomo è un uomo qualunque
il suo corpo può essere pieno
di un amore cercato da tanto
di un amore pensato di corsa
di un amore che non perde il treno.

Nessun uomo è un uomo qualunque
la sua vita può essere piena
di un amore che gli brucia il sesso
e che gli fa inarcare la schiena
di un amore che noi gli dobbiamo pagare adesso.

Più di un anno fa mi furono commissionate tre tele.
Accettai di rappresentare pittoricamente tre momenti della vita di un uomo. Potremmo definirlo "un uomo qualunque".
Mi affascinava l'idea di interpretare visivamente il racconto di un "non eroe".
Ovviamente l'uomo in questione aveva un nome e un cognome ed era molto amato, ma non era un condottiero o un principe o un santo...e le sue imprese erano episodi particolari, ma comuni alla vita di molti di noi... episodi che non passeranno mai alla Storia, ma che fanno parte della memoria di chi ha amato quella persona e che la onora ricordandola così.

In fondo, per ognuno di noi, il più grande eroe della terra può essere il proprio figlio, un fratello... il padre.

Mi piace pensare al testo di Claudio Lolli e affiancarlo alle "storie" di quest'uomo.

 

Il sognatore

Il sogno di "un uomo qualunque" è sempre stato quello di viaggiare: "Piantare un palo in terra e partire per girare il mondo con una valigia piena di sogni fino a ritrovare quel punto".

L'artista

il Ponte ferroviario di Piteccio fu bombardato in tempo di guerra dagli alleati per sbarrare la ritirata del tedeschi.
L'arte di quest'uomo era quella del muratore.
Quando aveva dieci anni portava i sassi per ricostruire quel ponte e il resto della vita l'ha trascorsa sui tetti, creando muri, scale e balconi per le case di Pistoia e dintorni.