Consulente Benessere #imaginemore
MATCHA : cos’è ?
Si tratta del tipico té verde giapponese in polvere, potrebbe essere considerato il più pregiato dei tè giapponesi, consumato da millenni in Oriente e molto apprezzato per i suoi benefici e usi terapeutici
L’apprezzatissimo infuso si ottiene dalle foglie più giovani e tenere della Camellia sinensis, prelevate dagli apici della pianta.
Da queste, si ottiene una polvere, ricca di proprietà benefiche e principi attivi antiossidanti a dir poco prodigiosi.
Si distingue per il caratteristico colore verde smeraldo, che permane se l’estratto secco della pianta viene conservato al riparo da luce e fonti eccessive di ossigeno.
In effetti, se adeguatamente protetto, il matcha conserva inalterate tutte le sue caratteristiche organolettiche, oltre che il colore brillante.
Ma scopriamone tutte le peculiarità e i benefici legati al suo consumo abituale.
È uno dei più potenti antiossidanti naturali.
Le sue proprietà sono superiori rispetto a quelle di qualsiasi altro tè verde e trovano un valido fondamento nella ricerca scientifica.
Studi accreditati, infatti, hanno dimostrato che questo tè contiene una quantità di antiossidanti superiore di ben 137 volte.
Notevole è anche l’apporto di polifenoli e aminoacidi che agiscono sulla muscolatura liscia e sul sistema nervoso riducendo lo stress psico-fisico.
Inoltre, l’alta concentrazione di acido glutammico agisce sul sistema nervoso centrale.
Si tratta di una bevanda praticamente priva di calorie e aiuta ad accelerare il metabolismo, contribuendo al benessere dell’apparato cardiovascolare.
Inoltre, contrasta efficacemente l’insorgenza del diabete di tipo 2 e migliora la sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina.
È un toccasana per il sistema gastrointestinale, favorisce la motilità e la pulizia del colon. Svolge un’azione benefica anche sulla mucosa gastrica, contrastando l’iperacidità e difende l’organismo dalle infezioni.
Studi scientifici hanno dimostrato che il suo consumo abituale inibisce la proliferazione di virus e batteri, fra cui lo stafilococco, il virus dell’epatite B e C e l‘herpes virus.