ENRICA MAPELLI

Consulente Benessere #imaginemore

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Finocchio (Foeniculum vulgare)

2020-03-11 11:38:55

Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo.

Il finocchio è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Ombrellifere dalle importanti proprietà digestive.


Ricco di minerali e vitamine, è una pianta aromatica che ha effetti diuretici e migliora la funzione epatica.

Inoltre è un tonico, stimolante delle funzioni digestive (indicato nelle dispepsie, meteorismo, aerofagia, alitosi), emmenagogo, galattagogo, diuretico, carminativo, antiemetico, antispasmodico, antiinfiammatorio, tonico epatico. Indicato nelle congiuntiviti e blefariti (per uso esterno); è amico di tutto l’apparato gastrointestinale.

Ha infatti la capacità di evitare la formazione di gas intestinali e contiene anetolo, una sostanza in grado di agire sulle dolorose contrazioni addominali.


Il finocchio, inoltre, ha proprietà depurative, in particolare a carico del fegato e del sangue, ha inoltre potere antinfiammatorio.


È composto principalmente d’acqua; tra i minerali il più presente è il potassio; contiene vitamina A, vitamina C e alcune vitamine del gruppo B.

Ha un contenuto calorico molto ridotto, è povero di grassi e ricco di fibre, è discretamente ricco di flavonoidi.

Apporta pochissime calorie.


Curiosità sul finocchio

Il finocchio viene consigliato nella dieta per le donne che allattano.

Si dice che faciliti la produzione di latte. In realtà, invece, il finocchio contribuisce soprattutto a renderne più gradevole il sapore.

Sapete da dove deriva il termine infinocchiare?

Il finocchio altera la funzionalità delle papille gustative; quindi, dopo aver mangiato finocchio, tutto sembra più buono e più dolce.

Gli osti non troppo onesti erano soliti offrire finocchi agli avventori prima di servire loro pessimo vino, per mitigarne il gusto.

Da qui il termine infinocchiare