Si ascolta, come un saggio,
di ogni pietra, silente,
l'esistere.
Da sempre per sempre.
Del muro di casa,
la forza di molti.
L'ottone delle porte
porta le mani dei primi, e le voci,
che dicono sono qui… Ancora.
I sorrisi e i profumi,
Le tavole imbandite.
Figlie mie le cantine:
erano lavoro, profumi e orgoglio,
con cui pagare la vita.
Gli anelli nei muri, ancora,
legano cavalli stupendi.
Il pozzo è nascosto lì presso.
Ogni uomo per una donna
ha lasciato traccia nei muri.
Ogni stanza ha partorito
i suoi figli.
Ogni letto ha accolto
i suoi morti.
Ogni porta ha soffocato
orgasmi e terrore.
Ora ha preso noi.
Mi ha chiesto, la casa antica,
di diventare vostra…
Ha tutti i perché,
le speranze e le gioie.
Le sofferenze e i dolori.
Le risposte che io non so.
Lorenzo Nero