Emanuele Bolla

Founder Starter

ITALIA – QUEL PRIMATO CHE NON VORREMMO

2019-10-10 10:30:22

Di male in peggio

Proprio oggi, 10 Ottobre, è uscito il rapporto UNICEF, che assegna all’Italia il primato per maggior numero di NEET , ossia: giovani che non studiano, non lavorano e non seguono nessun percorso di formazione.

Pensando al futuro del nostro Bel Paese, la faccenda è davvero triste e meriterebbe particolare attenzione dalla classe politica, perché è dai palazzi di Roma che può iniziare un’inversione di rotta, mettendo in atto quelle misure atte a favorire la preparazione dei giovani, sia nello studio che nel lavoro.

Il maggior numero di NEET si trova al Sud, segue il Centro e poi il Nord Italia; ma questa è una vecchia storia che conosciamo da sempre, come da sempre, sappiamo che: non è che i ragazzi del Sud abbiano meno voglia di lavorare o studiare, no, e che hanno meno possibilità di poterlo fare rispetto a quelli del Nord. E questa è una realtà.

Ma perché non si pensa di ripescare il vecchio  Servizio Militare, ovviamente rimodernandolo … meno marce e più studio e lavoro, meno divise e più insegnanti, meno armi e più penne; innanzitutto servirebbe ad insegnare puntualità, educazione e disciplina, e poi, obbligherebbe al non essere: “fannulloni per forza”.

Certo che delle colpe, le abbiamo anche noi genitori, se i nostri figli si trovano comodi in casa e nullafacenti: troppi agi, troppi videogiochi, troppa TV e troppo di tutto.

Quello che deve far riflettere: è che il 47 % dei NEET italiani, ha un’età dai 25  ai  29 anni.

Come dicevo, l’Italia è il paese con il maggior numero di NEET in Europa, mentre la nazione che ne ha meno sono i Paesi Bassi.

Di questo triste primato, dobbiamo tutti provare  la nazional-vergogna, e far si che non passi inosservato, perché peggiora di anno in anno.

                                                                                                        Emanuele Bolla