La morte della Vergine, un'iconografia non rispettata.
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio 1605-1606.olio su tela.Musee du Louvre
Una rappresentazione fuori dai canoni
Quando Laerzio Cherubini, giurista che commissiono' l'opera per la propria Cappella in Santa Maria della Scala, inorridí a vedere questa rappresentazione della Vergine.
Era così lontana dall'iconografia classica della Madonna!
Infatti i colori utilizzati per rappresentarla e la scena di grande disperazione intorno a lei ricorda molto di più l'umana disperazione di fronte ad un un lutto, che un trapasso solenne.
Maria non viene ritratta nel solito abito turchino e nessuna aura divina, infatti la città venne molto scandalizzata da questa cosa.E' assai ben nota la storia in cui la modella per la Vergine fosse una prostituta morta affpgata nel Tevere.
Altri elementi che suscitarono un forte scalpore fu il colorito del viso terreo morente e la caviglia scoperta che alludeva ad una certa lascivita'.
Venne pure insinuato che la rappresentanzione della Madonna fosse di una donna incinta visto che venne denominata col "ventre gonfio ".
Non a caso questa opera venne rifiutata e sostituita dalla molto più convenzionale opera di Carlo Saraceni ancora tutt'ora presente nella chiesa romana.
Elisa Rocca