Elisa Renaldin

SERVE

2021-02-15 16:01:29

Questa pressione serve

Serve. Tutta questa pressione serve. Non è una linea del futuro già segnata dalla
quale non abbiamo scampo. Non è un destino nefasto inevitabile, e nemmeno una
disgrazia che non ci dà vie di fuga. E’ un passaggio, ed è funzionale alla
rinascita dell’Umanità. Chiarisco subito che non parlo di fantaspiritualità,
quinte, seste e settime dimensioni, arcobaleni cangianti e arcangeli mutanti.
Parlo di Umanità. Il Sistema ha lavorato a lungo per rimbambirci, impoltrirci,
renderci viziati e dipendenti, manipolabili, fragili, impauriti, non reattivi e
fiacchi. Ci ha avvelenati, drogati, ipnotizzati, assuefatti, schiavizzati e
rimpiccioliti. Dato che l’epoca degli antichi guerrieri e samurai è finita da
un pezzo, quella tempra inossidabile appartenuta all’Uomo, che l’ha reso
invincibile, è andata perduta sotto il manto del peace&love. E’ finita
l’epoca in cui la sfida era consuetudine, la libertà era la norma, l’avventura
era la prassi, la comunità era l’ovvio e gli stimoli venivano recepiti da
ovunque. Siamo nell’epoca delle soporifere abitudini, del consueto e noioso
tran tran, del tranquillo e del comodo, del non datemi fastidio e del
chissenefrega. Non bastava ricordare ciò è stato l’Uomo in passato, si doveva
spingerlo a riacciuffare quella tempra perduta. E come si poteva fare, se non
attraverso una sorta di vessazione stringente? Cos’è che stimola la reazione,
la vitalità, il coraggio e la forza, se non una sfida da superare? Questo è
solo un cunicolo stretto che ci impone di uscire con tutte le nostre forze per
tornare a respirare. E’ un’inevitabile passaggio verso la salvezza collettiva.
E’ una fase del gioco funzionale alla rinascita. Verrà il tempo in cui ci
sentiremo di nuovo vivi, e sarà il tempo in cui imploreremo il cielo di
mandarci un temporale per sentirlo sul nostro corpo nudo, e chiederemo alla
vita una sfida per riempirci di eccitante entusiasmo. Ma prima di tornare alle nostre
origini vitali, occorre che la nostra parte ancestrale venga stimolata. Di
fronte a una sfida, non possiamo far altro che mobilitarci. Perciò sì, lo vedo
anch’io che ci attendono tempi cupi, ma non è il nostro futuro. E’ un passaggio
obbligato, che finirà. Non perdiamo nemmeno per un secondo la visione della
rinascita, e nel frattempo armiamoci e restiamo pronti per questa battaglia. Mi
pare quasi di sentire delle voci dal lontano etere, dire: “non reagiscono.
Andiamo avanti a schiacciarli, finché non si decidono”.