Elisa Maiorano Driussi

Founder Executive

Seduta in uno Starbucks sulla 42esima, ti racconto un po‘ del mio viaggio

2019-07-01 11:05:52

Qui sono le 06.37. Forse è ancora un po‘ complice il jet-lag, ma sono già in piedi. Il lunedì mattina New York City è frenetica. I tanti pendolari iniziano a spostarsi da Brooklyn, dal Bronx, dal Queens e Staten Island con auto, metropolitana, bus e ferry.

Io seduta qui aspetto la mia colazione pensando alla giornata di ieri e aspettando il bus per proseguire il viaggio


Ogni volta che lascio New York mi dispiace molto. È come ritrovarsi a salutare un amico che non sai esattamente quando rivedrai.


Lo conoscete ormai il mio amore per questa città no? E presto o tardi, forse, ve ne parlerò più nello specifico.



Ma torniamo a parlare di ieri a Coney Island


Uno dei posti „importanti“ di New York che mi mancava visitare, era Coney Island, che in realtà non è una vera e propria isola anche se la chiamano così. 


Nei film ogni tanto la vedete. È un posto molto visitato soprattutto in estate, quando si può andare in spiaggia e poi fare una puntatina al Luna Pank.


E quelli sopra sono i miei due nuovi amici, uno vinto da me l‘altro da mio marito. 


Però è andata in modo diverso da ciò che potete pensare.


Il primo gioco l‘ho fatto io vincendo per lui il Super Mario. E poi anche lui ha deciso di partecipare ad un altro gioco.


Il risultato è stato questo:


Al primo colpo su tre ha vinto un mega peluche Husky che ho amato sin dal primo istante


Purtroppo, però, siccome viaggeremo parecchio con bus, aerei, auto (e ancora l‘aereo per tornare a casa), abbiamo deciso di lasciarlo lì.


L‘abbiamo lasciato ad un bambino che ci ha dato il suo pikachu, contentissimo di avere un peluche più alto di lui. 😅



Coney Island era il luogo dei fenomeni da baraccone, delle persone escluse dalla società perché strane 


Sì, proprio così. Oggi è un Luna Park che propone giochi e divertimento, ma tempo addietro era un luogo dove venivano messi in mostra i fenomeni da baraccone, che addirittura venivano „acquistati“ dal loro „proprietario“ e fatti lavorare mostrando le proprie stranezze al pubblico.

Immaginate addirittura che venivano prese persone con malattie strane appositamente per fare soldi mostrandole.


Inoltre, era un luogo abbastanza malfamato, dove la mafia e la prostituzione la facevano da padrone.



Il video su Coney Island arriva presto!


Così vi mostro con immagini in movimento questo bel posto che porta frescura nelle estati calde dei newyorchesi. (Vi assicuro che Manhattan in estate, Central Park a parte, è un forno e non è così vivibile come durante le altre stagioni).


Per ora vi lascio... e preparo le valigie per cominciare, realmente, il nostro „road trip“ che toccherà diverse città.


Arrivederci New York, amica mia!