Elisa Maiorano Driussi

Founder Executive

Racconto - "Dialogo con l'Angelo della Morte" (Parte 1)

2019-03-13 08:11:10

Oggi inizio un nuovo breve ciclo. Un racconto che ho scritto come prequel della mia saga "Guerriera dal Cuore di Diamante". Questa è l'introduzione --> Belmont, Bronx, New York. Febbraio 1930. Le famiglie mafiose principali di New York si incontrano per dare vita ad un'alleanza che porterà ad una guerra tra gang.Poco più in là, in un parco malmesso, un ragazzino gioca a basket. Il suo nome è Julian e non sa ancora che quel giorno la sua vita cambierà totalmente.

Belmont, Bronx, New York. Febbraio 1930.

Salvatore Maranzano aveva organizzato quell’incontro da molto tempo.

Era il luogo perfetto. Belmont, negli anni, era diventata terreno fertile per far attecchire l’attività mafiosa.

Soprannominata la “Little Italy” del Bronx, tante famiglie italiane emigrate vi si erano stabilite. Certo, non era un posto facile in cui vivere. Insomma, era sempre il Bronx, ricco di povertà e povero di opportunità.

E proprio per questo Maranzano aveva pensato di creare la sua gang unendo gli sforzi con le altre famiglie mafiose.

“Amici miei, questo è un grande giorno”, cominciò. Il discorso non si teneva davanti ad una grande platea. Erano infatti presenti i quattro capostipite e i rispettivi scagnozzi o guardie del corpo.

Molto probabilmente vi erano più armi che persone. Perché sì, nella mafia, anche quando stringi alleanze, non ti puoi mai fidare.

La sala era un magazzino abbandonato sulla Washington Avenue vicino alla 187th strada. Freddo, cupo, vuoto. Proprio come ciò che stava per crearsi: un’alleanza piena di vuoto, arida di ogni cosa bella che la vita potesse portare.

Salvatore Maranzano sembrava ansioso, non si capiva se fosse per il suo grande giorno o perché c’era qualcosa che non quadrava.

Andrà tutto bene. Entro qualche minuto sarò il capo indiscusso. Chi se non io? Alla fine, mi devono rispettare anche per anzianità. “Uniamo le nostre forze”, continuò con determinazione, anche se gli si poteva leggere negli occhi la maledetta emozione che porta dentro di sé chi non ha un briciolo di umanità. “Le nostre famiglie stringono un’alleanza storica!”, esclamò a gran voce alzando il pugno sinistro verso l’alto con furore. “In città ci sono famiglie che combattono contro di noi! Che ostacolano i nostri affari! Che non rispettano i patti e nemmeno le nostre mogli ed i nostri figli!”. Maranzano si stava riferendo al clan mafioso guidato da Joseph Masseria.

Tutti i presenti avevano alcuni conti in sospeso con Masseria: invasione di territorio, soldi rubati, informazioni sbagliate date “nel nome dell’amicizia che c’è sempre stata tra le nostre famiglie”. Insomma, le solite questioni mafiose che tutti, lì dentro, conoscevano.

Qui sotto trovi il video che ho girato nella Little Italy nel Bronx