Emanuele Di Bella

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Ad Agrigento passando per Racalmuto

2019-08-24 10:40:56

Scopri i taralli del paese di Sciascia e l'agrigentino cous cous dolce delle suore di clausura e poi scopri le bellezze della Valle dei Templi quando è illuminata

Ad Agrigento passando per Racalmuto

Scopri i taralli del paese di Sciascia  e il cous cous dolce di agrigentine suore di clausura e poi scopri le bellezze della Valle dei Templi quando è illuminata

Prima di arrivare ad Agrigento c’è Racalmuto, una piccola cittadina famosa per aver dato i natali a Leonardo Sciascia.  Si trova sulla strada che da Agrigento porta a  Palermo, ma la trovi anche se arrivi nella Città dei Templi da Caltanissetta.

E’ considerata dai buongustai la patria dei taralli, deliziosi dolci tipici della città.  Una pasticceria in particolare continua a farli secondo un'antica ricetta delle monache del paese. Attento alla glicemia però perché hanno tanto zucchero e sono così gustosi che rischi di esagerare.

Il suo paesaggio urbano, come quello di molti paesi all’interno della Sicilia,  è uno scenario teatrale senza fine che a volte travolge con i suoi eccessi, proprio come i taralli.

Agrigento è a sud.  

Costruita su un pendio e la strada principale, la Via Antica , ti porta su e giù, per stradine sconnesse piene di angoli curiosi, dove ti sorprendono antichi palazzi con maestosi portali dei Seicento e del Settecento, edicole sacre che promettono indulgenza planaria al viandante che recita un Ave;  le facciate, piene di vegetazione, sembrano appartenere a un altro regno, artistici balconi di ferro battuto e anche tanti gatti ti costringono a guardare su e giù. 

Anche qui le monache hanno i loro segreti. Quelle   di clausura hanno aperto in via Atenea una pasticceria per commercializzare i loro rinomati prodotti dolciari. Il cous cous dolce, loro fiore all’occhiello, a differenza di quello arabo, è fatto con mandorle e pistacchi;  e tante altre leccornìe, buone per tutti i palati. La ricetta del cous cous dolce è segretissima,  tramandata oralmente nei secoli dalle varie monache che hanno abitato il Monastero di Santo Spirito (da visitare insieme alla Chiesa che conserva magnifici stucchi serpottiani).

Alcune delle piazze lungo la via Atenea sono straordinariamente belle, come la piazza Pirandello , dove si trova il Municipio e il teatro che ricorda anch'esso Luigi Pirandello, il Premio Nobel italiano, nato in città.

Un’altra piazza è quella che incontri nell’unico viale alberato della città, il viale della Vittoria. E’ dedicata a Cavour e noi la ricordiamo qui perché su di essa si affaccia la gelateria “Le Cuspidi”.  Gelati a volontà con  gusti originalissimi e innovativi:  al pecorino, ai frutti di bosco, l magnum (vaniglia e mandorle). Una roba esagerata e unica nel suo genere. Ma trovi anche i loro prodotti ricavati dal pistacchio in versione dolce (torte o gelati) e salata.

La visita ad Agrigento, tuttavia, è soprattutto giustificata  dalla Valle dei Templi, con il dorico meglio conservato al mondo. Un imponente sito archeologico con  una dozzina di templi greci e quartieri ellenistico-romani.

Lungo la via sacra ammiri il tempio Giunone e di Ercole , ma soprattutto, il tempio della Concordia, che è rimasto rimane quasi intatto. Poco oltre abbiamo il tempio dei Dioscuri e il Giardino della Colimbetra. Questi sono i punti salienti di un tour che, nel Settecento era una delle tappe fondamentali del Grand Tour, che ha portato nella Valle dei Templi Goethe e molti altri illustri letterati tedeschi, francesi e inglesi. Oggi vi arrivano ogni anno circa un milione di turisti. Vi sconsigliamo la visita estiva nella ore di gran caldo. Preferite la visita   nelle ore di luce aperta, quando il sole rompe la superficie del mare. Ma è possibile anche decidersi per la visita notturna e ammirare i templi illuminati dolcemente da una luce calda e rispettosa.

Elio Di Bella