Eleonora Franzè

CERCA DI FARE CIO’ CHE TI PIACE..! Quante volte per motivi di vario genere ci ritroviamo ad “annullarci”? Magari facendo lavori che non ci piacciono e che ci portano a dare neanche l’1% delle nostre capacità, andando man mano ad accontentarci di quello che abbiamo intorno senza focalizzarci su ciò che realmente ci fa star bene. A tal proposito, voglio raccontare un pezzo della mia vita che si rispecchia molto in questa premessa iniziale. Ad Ottobre 2013 ho iniziato a lavorare presso uno Studio Tributario. La prima volta che ho incontrato il mio datore di lavoro, visto dal di fuori e con poco approfondimento, dava l’idea di una persona molto intelligente, furba, attenta ai dettagli, garbata… insomma, sembrava non rispecchiare tutti quei datori di lavoro pessimi che al giorno d’oggi si trovano! Ho iniziato quindi questo nuovo percorso entusiasta al massimo! Orari di lavoro ottimi, uno stipendio buono e un datore di lavoro con i fiocchi! Cosa volere di più? Mi sono rimboccata le maniche e come ogni lavoro da me svolto ho cercato di dare il massimo, di imparare quanto possibile e di mettermi in gioco. I giorni passavano ed io iniziavo a conoscerlo! Iniziavo ad intravedere le sue varie manie, il suo parlare male delle persone in loro assenza, il suo fare “beneficenza” solo in compagnia, e soprattutto il suo gigantesco EGO. Finché un giorno, mentre eravamo in pausa pranzo mi fece una domanda .. Una di quelle domande contorte sulla sua visione del mondo (che ad oggi faccio fatica a ricordare) .. Ricordo di essere rimasta perplessa, di aver riflettuto su cosa rispondere per poi dire ciò che pensavo in merito. Di tutta risposta lui mi guardò e mi disse:” Signora Franzè, a me non interessa quello che pensi. Mi piacciono le persone ipocrite”. Lì per lì ho sorriso, pensando stesse scherzando.. dopodiché mi sono resa conto che diceva sul serio. E da lì è cominciato un lungo periodo di ipocrisia: Ridere ad ogni battuta, dire sempre di sì ad ogni suo ragionamento, assecondarlo in tutto il suo Ego sostanzialmente. Inizialmente ho pensato “alla fine se gli piace farsi prendere in giro dalle persone, cavoli suoi. Tanto basta che mi paga!” poi a lungo andare mi sono resa conto che dover fingere di essere un’altra persona, di dover fingere di essere ipocrita per compiacerlo, cominciava a pesarmi. Portandomi successivamente ad odiare il lavoro e ad essere insoddisfatta di quello che facevo. Poi un giorno mi sono messa davanti allo specchio e mi sono chiesta: Stai facendo quello che realmente ti piace? Stai dando il 100% di te stessa? Quando arrivi a fine giornata sei entusiasta di quello che fai? La mia risposta ad ognuna di queste domande è stata NO. E per me ritrovarmi a 23 anni insoddisfatta della mia vita era una sconfitta personale! Cosa importa guadagnare uno stipendio decente se quello che fai non ti piace, non ci metti amore, non ci metti passione, non ci metti te stessa? Se per tutto quel tempo nessuno ha mai conosciuto chi sei realmente perché hai dovuto fingere di essere una stupida che non pensa con il proprio cervello? E quindi a distanza di due anni e mezzo, stanca e demotivata, ho deciso di andarmene dallo studio e di rimettermi in carreggiata iniziando un nuovo percorso a Londra! Ma di quella esperienza ne parlerò magari in un altro post! 😊 Tutto questo per dire: Mettiti in gioco, sperimenta, fallisci! Che sia un lavoro, uno sport.. Basta semplicemente che sia una cosa che ti piace fare e che ti permette di esprimerti liberamente. Perché se c’è una cosa che ho capito in quel lasso di tempo è che non c’è cosa più brutta del doversi annullare per compiacere gli altri. “Una delle principali forme di libertà è quella legata all’espressione, alla parola e al pensiero. Nessuno di noi è veramente libero se non può esprimere la propria opinione”.