Elena Malisan

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Pensando a Sally

2020-12-02 08:13:03


..”Perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia, sopra la follia.”........

..”Perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia, sopra la follia.”
In questi giorni continua a venirmi in mente questa parte di canzone di Vasco che, sempre più , mi pare attuale.
La vita è un brivido, è quell'attimo che quotidianamente lasciamo correre senza osservarlo, guardarlo, godercelo. Viviamo, come ben si sa, in un mondo veloce, rapido, dove le ore sfuggono e non ci lasciano tempo. Vorremmo giornate di trentasei, quarantotto ore per poter far tutto. 
Per poter fare…..fare…fare. 
Non chiediamo mai tempo per poter Essere, per poterci ascoltare per vivere quel ‘brivido’ che sempre poi ‘vola via’.
Vogliamo, vogliamo ed alla fine non riusciamo ad arrivare, corriamo per raggiungere un qualcosa che non abbiamo ma che desideriamo, corriamo per essere i migliori a lavoro, per apparire sempre splendidi, in forma ed in questo delirio di perfezione, ci perdiamo il succo di noi.
Non ci conosciamo, oppure sappiamo solo le cose superficiali di noi stessi ma non ci ascoltiamo mai. Questo mondo non dà il tempo, non è necessario perder tempo per queste cose, bisogna andare a fare, fare, fare.
Poi qualcuno arriva ad un bivio in questa corsa forsennata, si accorge che qualcosa in lui si sta agitando, vuole far sentire la propria voce sottile. Ascoltarlo però può essere pericoloso, ci si potrebbe accorgere che non ci piace più questo modo di vivere. Potremmo incontrare la depressione che ci fa piangere tutto ciò che non ci soddisfa, che ci fa guardare la gabbia dove ci siamo rinchiusi e che seppur dorata è pur sempre una gabbia limitante dove la nostra libertà non viene contemplata.
Una società che sempre più viene isolata, allontanata, bloccata. Perché i sentimenti spaventano, non sono produttivi, la felicità ed il dolore nemmeno. La paura aiuta a fermarci ed a farci entrare, per timore, in un mondo isolato dove l’altro è solo un pericolo, qualcosa da allontanare. L’apatia allora regna sovrana come unica via di salvezza di equilibrio ‘sopra la follia’.
Ma che succederebbe se cercassimo invece di ‘colorare’ queste nostre giornate, riacquistare la capacità di ascoltare la voce bambina che abbiamo nascosto in fondo al pozzo del “ non si deve, siamo adulti”? Se ricominciassimo a ridere, a far girotondo su un prato, camminare raccogliendo le foglie colorate per poi fare un bel lavoretto magari assieme a dei bambini….
Che accadrebbe se finalmente decidessimo che siamo stanchi di rinunciare a noi stessi ed alla nostra felicità, stufi di rimandare progetti e sogni, cosa cambierebbe se finalmente tutti fossero sorridenti, felici di Essere?
Eppure se ognuno di noi è un universo, una goccia vibrante di energia, sarebbero sufficienti poche goccioline in un oceano per dar vita ad un cambiamento immenso.
Decido di partire da me, dal mio piccolo universo per iniziare a far sì che il ‘brivido’ della mia vita abbia un vero senso e che il mio equilibrio interiore si elevi ‘sopra la follia’ della nostra struttura preimpostata.

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