Teresa Dambrosio

Founder Executive

RITMO, UOMO E NATURA

2019-05-15 19:02:33

RITMI E VITA QUOTIDIANA

Da sempre l'uomo ha colto i grandi ritmi cosmici, ha guardato al Sole e alle Stelle e si è accorto che la loro posizione si modificava; ha visto la Luna che cresceva e calava, fino a scomparire.

Più vicino a sé ha osservato le maree, ha visto le piante che col caldo crescevano e col freddo si ritiravano ad una vita più nascosta; e ha notato che anche gli animali migravano o andavano in letargo; e poi ritornavano.

Tutto appariva ordinato e i fenomeni si ripetevano con ritmo regolare.

Quando l'uomo cominciò ad esprimere i propri sentimenti creò forme artistiche, e così elementi ritmici sono diventati parte integrante di espressioni artistiche: l'armonia dei suoni in musica, la ritmica in poesia e l'equilibrio nelle forme architettoniche sono esempi di questo legame profondo tra uomo e natura.

Anche osservando e indagando il proprio corpo scoprì che la vita del suo organismo si manifesta con molti ritmi: il respiro, il battito cardiaco, i movimenti intestinali, etc.

RITMI E VITA QUOTIDIANA

Guardandoci intorno è molto facile scorgere elementi ritmici nel cosmo, nella natura, nelle opere dell'uomo e nelle stesse nostre azioni; siamo inseriti in essi.

Viviamo continuamente nell'alternanza tra giorno e notte, nel susseguirsi delle stagioni e di riti che si ripetono.

Parlando tra di noi, ripetiamo continuamente che la settimana è passata velocemente ed è già domenica, oppure programmiamo spesso la nostra vita scandita dai weekend.

In famiglia organizziamo il pranzo e la cena e se incontrare amici o no.

In pratica, senza un pensare veramente consapevole stabiliamo continuamente punti fermi nel nostro agire, che in qualche modo interrompono le attività, il lavoro, il gioco nel caso dei bambini.


Inseriamo pause per dormire, per mangiare, per bere un caffè, per organizzare la giornata e un pò meno magari per leggere, per riflettere, per pensare, per meditare, per ridere e scherzare.


Al di là di quello che facciamo nelle pause, risulta evidente che abbiamo bisogno di agire, fermarci e riprendere.


Modulare   la nostra vita, come facciamo sempre nella nostra respirazione, diventa una necessità e allo stesso tempo una forza a nostra disposizione.

Inspirare-espirare, e poi attendere prima di una nuova inspirazione, è la regola del nostro corpo a cui potremmo ispirarci anche nel nostro percorso di vita quotidiana.


ESSERE CONSAPEVOLI

Riconoscere che nella realtà esiste un ritmo profondo, che governa molti fenomeni, e nel quale possiamo inserirci e divenire anche noi un pò attori, trasformatori della nostra piccola realtà, ha il duplice vantaggio, da un lato, di avere strumenti per cominciare a occuparci di noi e del nostro corpo e, dall'altro, di ricevere maggior sicurezza nella nostra vita, perché entriamo in un processo di maggiore consapevolezza, che si rivolge alle nostre forze interiori.


Con una attenzione nuova dobbiamo rivolgerci ai ritmi della natura, che, anche se in forma celata, ancora sopravvivono nel nostro essere organico, per esempio: battito cardiaco/respiro, ritmo sonno/veglia etc.


Consapevolezza necessaria per poter mettere la giusta distanza tra noi e quelle cadenze che invece ci vengono imposte dall'esterno.

Per esempio, quelle legate alle attività professionali e lavorative, dove uso dei macchinari sempre più efficienti e di strumenti elettronici spingono l'essere umano ad accelerazioni che non hanno corrispondenti nel mondo della natura.


A tale proposito, in un'altro mio articolo parlerò dei pericoli e danni di quest'ultimi sui bambini in età prescolare e non.


Possiamo e dobbiamo dare più senso e più valore agli atti della quotidianità, sui quali si basa la nostra vita.

I bambini, ma anche gli adulti, ci imitano e quindi siamo dunque per loro un buono esempio.